Andrea Bocelli parla del suo dolore cronico al Congresso Nazionale Federdolore-SICD
“Credo che sia necessario, importante e morale destinare la maggior parte delle risorse possibili alla ricerca contro il dolore perché è un aspetto che incide fortemente sulla qualità della nostra vita”. Così Andrea Bocelli in occasione dell’apertura del Congresso Federdolore-SICD che si aprirà domani.
Interverranno tanti clinici del dolore tra medici, infermieri, psicologi, reumatologi e fisiatri, attesi a Roma da domani 15 a venerdì 17 maggio presso Hotel Eurostars di Roma Aeterna (via Casilina 125).
“Il dolore è un tema centrale per me, un tema di cui mi sono occupato e preoccupato –continua Bocelli – Il dolore dolore è una cosa che mi ha sempre colpito. Credo di non essere il solo, e di aggiungere anche una banalità se dico che il problema non è quello di morire ma di come si muore. Quello che sconvolge non è tanto il fatto che “si parte”, d’altra parte bisogna anche lasciare spazio agli altri, ma è come si lascia questo mondo. Credo che agli inizi del 3° millennio ci siano tutti i presupposti per creare una prospettiva di partenza molto più leggera e molto meno dolorosa” .
Un messaggio forte quello dell’artista che ha voluto essere presente almeno “virtualmente” al Congresso Federdolore-SICD a causa dei numerosi impegni che lo vedono coinvolgo in tutto il mondo.
“Siamo orgogliosi di poter ospitare il contributo un artista del calibro di Andrea Bocelli capace di trasferire messaggi carichi di intensità legati a un suo aspetto personale ma anche motivanti per i clinici impegnati nella ricerca – interviene Giuliano De Carolis, Presidente Federdolore-SICD – che si confronteranno in un denso programma di incontri e aggiornamenti. Quest’anno la giornata pre-congressuale è stata pensata per i giovani clinici e modulata secondo le loro esigenze e reali potenzialità, con anche esercitazioni pratiche su ecografi e simulatori di neurostimolazione. Le 2 giornate successive vedranno protagonisti nomi illustri per trattare tematiche legate soprattutto alle prospettive della Ricerca, della telemedicina e degli aspetti giuridici del dolore cronico”.
“Nell’ottica di assoluta collaborazione, abbiamo invitato e hanno accettato di intervenire – conclude De Carolis – anche i Presidenti italiani delle principali Società Scientifiche nazionali e internazionali che si occupano del dolore quali la Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva (SIAARTI), Associazione Italiana per lo Studio del Dolore (AISD), European Society of Regional Aenesthesia (ESRA), Word Institute of Pain (WIP) e l’International Neuromodulation Society (INS)”.