Alimentazione e psicologi nella lotta al tumore
Una sana alimentazione e un percorso psicologico che aiuti i pazienti a sostenere lo stress emotivo legato alla malattia. Sono questi due aspetti di fondamentale importanza nel percorso di presa in carico realizzato nell’Unità Operativa Complessa di Oncologia dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, diretto dal professor Gaetano Facchini. Quando si combatte una malattia oncologica è essenziale poter contare sul supporto di figure altamente specializzate, ma soprattutto su una presa in carico globale che metta il paziente, e le sue esigenze, al centro. Di qui il desiderio di raccontare una realtà virtuosa, che ha fatto dell’eccellenza il proprio obiettivo primario. In un’Unità Operativa Complessa di Oncologia, lo psicologo gioca un ruolo fondamentale già dalla prima accoglienza. All’interno del day hospital di Oncologia dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie sono presenti due psicologi-psicoterapeuti: il dottor Stefano De Simone e la dottoressa Ermelinda Quarata. Sono loro ad occuparsi della presa in carico dei pazienti e se necessario dei suoi familiari. Lo psicologo attiva infatti una serie di interventi di sostegno che servono ad aiutare e supportare il paziente e il caregiver nella gestione dell’impatto emotivo della malattia e dei trattamenti, contribuendo a migliorare il benessere e la qualità di vita. Per questo è importante che il paziente incontri lo psicologo sin dalla fase della diagnosi.
STRESS
Chi riceve una diagnosi di tumore deve gestire livelli molto elevati di stress e lo psicologo, attraverso il colloquio clinico e le diverse tecniche di rilassamento, fa in modo che il paziente stesso possa fronteggiare al meglio il proprio vissuto. L’obiettivo è quello di promuovere nel paziente l’adattamento alle cure, stimolando l’attivazione delle risorse interne e limitando così l’insorgenza di un disagio psicologico legato alla malattia. Poi, come detto, oltre all’aspetto psicologico, centrale è il supporto ad una corretta alimentazione; ad occuparsene sono il dottor Emilio Sardo e il dottor Mario Coco. In campo oncologico sono sempre più numerose le evidenze che attestano l’importanza del nuovo ruolo della scienza dell’alimentazione, sia per la prevenzione, sia nel percorso di malattia. Chi ha ricevuto una diagnosi oncologica può avere grandi vantaggi e benefici da un diverso e più salutare stile di vita e da un’alimentazione personalizzata. Basti pensare al miglioramento straordinario della qualità di vita che si può ottenere in pazienti che hanno difficoltà alla deglutizione per tumori della testa e del collo, oppure in quelli operati per tumore dell’apparato gastroenterico, in particolare se costretti alla ileo colostomia. Ma in realtà grazie ad una corretta alimentazione si ha un miglioramento del benessere psicofisico in tutte le forme neoplastiche. «Siamo convinti che la presa in carico globale di un paziente affetto da una malattia oncologica – spiega il professor Gaetano Facchini – sia indispensabile per gestire al meglio la patologia. Affrontare un tumore significa considerare ogni aspetto della malattia ed è attorno a questo concetto che ruota tutta l’organizzazione della nostra Unità Operativa Complessa. Questo è il mandato che abbiamo avuto dal nostro direttore generale Antonio D’Amore, questo è l’obiettivo che perseguiamo con passione».
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