Aggressioni, i medici diventeranno pubblici ufficiali
I medici potrebbero diventare pubblici ufficiali. La notizia arriva da Roma, alla Camera dei Deputati è infatti approdata una proposta di legge per l’attribuzione della qualifica di pubblico ufficiale ai medici e al personale sanitario nell’esercizio delle loro funzioni. Non è ovviamente un vezzo quello dei medici, bensì l’esigenza di arginare in qualche modo l’ondata di violenza che arriva dai territori più difficili. A Napoli, dall’inizio del 2018 sono addirittura cinquanta le aggressioni registrate a danno dei camici bianchi.
Un passo importante
La proposta porta le firme degli onorevoli Michela Rostan, Federico Conte, Giuseppina Occhionero, Rossella Muroni, Paolo Siani, Federico Fornaro e Roberto Speranza e arriva dopo numerose sollecitazioni da parte degli ordini professionali in seguito ai casi di violenza contro i camici bianchi. «Abbiamo raggiunto un risultato importante, dopo le battaglie portate avanti per accendere un faro sul tema della violenza nei confronti dei medici», commenta il Segretario nazionale della Federazione italiana medici di medicina generale e presidente dell’Omceo (Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri) di Napoli Silvestro Scotti.
Denuncia d’ufficio
Lo status di pubblico ufficiale consente che, nel caso di aggressioni, la magistratura proceda automaticamente e non dietro denuncia come avviene attualmente. Dopo la presentazione della proposta di legge, “soddisfazione” è stata espressa dall’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate. «Abbiamo portato avanti un percorso condiviso – sottolineano – e lo abbiamo fatto con impegno e con tutta l’autorevolezza del presidente Scotti, che prima di ogni altra cosa, da medico, non ha mai avuto paura di metterci la faccia». Dal canto suo, Scotti ringrazia per l’impegno in particolare la prima firmataria della proposta, Michela Rostan (vicepresidente della Commissione Sanità e Affari Sociali) e Paolo Siani, che da medico conosce bene il problema delle aggressioni.