Parodontite e diabete, legame insospettabile
Esiste un legame tra la parodontite e il diabete. A rivelarlo sono gli specialisti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), che ricordano come gli otto milioni di italiani che in Italia soffrono di parodontite hanno il 20% di probabilità in più di sviluppare anche il diabete. E, per contro, i quattro milioni di italiani con diabete hanno la parodontite tra le complicanze più frequenti.
IL RUOLO DEL DENTISTA
Ecco perché anche il dentista ha un ruolo importante nell’indirizzare il paziente con malattia parodontale ad eseguire un controllo della glicemia e dell’emoglobina glicata con un semplice esame del sangue. Di contro, un primo screening della malattia parodontale dovrebbe far parte della visita diabetologica. La persona con diabete deve essere sensibilizzata dal diabetologo sull’influenza della parodontite sul diabete, sull’importanza di una corretta igiene orale e di una visita parodontale.
GENGIVE SOTTO ATTACCO
Il diabete può danneggiare diversi organi, come cuore, reni e occhi, ma anche i tessuti parodontali, ovvero quelli che avvolgono la radice del e lo sostengono (gengiva e osso alveolare). Per questo, i dentisti possono aiutare a individuare, tra i propri pazienti, quelli più a rischio di sviluppare problemi di metabolismo. Chi ha infiammazione delle gengive deve essere consapevole che può avere un maggior rischio di avere forme di prediabete ancora non diagnosticate.
DIAGNOSI PRECOCE
Per spezzare il circolo vizioso fra diabete e parodontite, la Sidp insieme alla Società Italiana di Diabetologia (Sid) e Associazione Medici Diabetologi (Amd) hanno stabilito i criteri per la diagnosi precoce delle due malattie. Un recente sondaggio dalla Sidp insieme a Keystone ha evidenziato come i documenti elaborati dalle 3 società scientifiche hanno iniziato a diffondersi negli studi dei dentisti. È emerso infatti come il 54% dei parodontologi valuti le condizioni di un possibile prediabete. Allo stesso tempo, il diabetologo, grazie alle raccomandazioni ha ora più consapevolezza su come intercettare precocemente la patologia gengivale, indirizzando il paziente verso i professionisti giusti. Su questi temi, però, è importante che si continui a fare formazione professionale ed educazione.