Mal d’auto, i consigli degli esperti prima di mettersi in viaggio
Il mal d’auto, quello strano malessere difficile da descrivere, soprattutto quando l’interessato è un bambino, è causato dall’ipersensibilità del centro dell’equilibrio situato all’interno dell’orecchio. Tra i sintomi provoca pallore, sbadigli, sudorazione fredda e nausea fino al vomito. La problematica colpisce soprattutto i bambini – ne soffre circa uno su tre – ma può riguardare anche gli adulti. Questo stato di malessere può essere tenuto a bada seguendo 7 regole base. A dirlo sono gli esperti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù insieme alla Fondazione Ania (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici) che alla vigilia dell’estate e delle partenze, hanno diffuso una guida per viaggiare in sicurezza con i consigli contro il mal d’auto. La guida è pubblicata all’interno del magazine “A scuola di salute” del Bambino Gesù.
Mal d’auto, cos’è
La condizione del mal d’auto o cinetosi è causata dall’ipersensibilità del centro dell’equilibrio, situato all’interno dell’orecchio. La ripetuta sollecitazione di questo centro comporta un malessere in forma di mal d’auto, mal di mare, mal d’a- ereo, mal di treno, generalmente in seguito a movimenti rotatori ed esposizione ad eccessivi stimoli visivi. Nel caso del mal d’auto è lo scorrimento laterale del paesaggio rispetto al corpo fermo a causare gli stimoli contraddittori e i sintomi tipici.
I sintomi
Pallore, sbadigli, sudo- razione fredda e nausea fino al vomito sono indi- catori della cinetosi. Solitamente un episodio di vomito aiuta il bambi- no a stare meglio.
Mal d’auto, i consigli degli esperti
I sette consigli per fronteggiare il mal d’auto, soprattutto quando si tratta di bambini, sono:
- affrontare il viaggio quando il bambino ha ancora sonno;
- mantenere una guida tranquilla e regolare;
- evitare gli odori forti;
- far fare frequenti spuntini salati sia prima che durante il viaggio;
- distrarre con la musica o con dei giochi invitando il bambino a guardare avanti;
- mantenere l’ambiente fresco;
- fare soste ogni 2-3 ore per sgranchirsi le gambe in caso di lunghi tragitti.