Alcol in gravidanza, individuati i danni al cervello dei nascituri
Che il consumo di alcol in gravidanza faccia male al nascituro è cosa nota, ma non era mai accaduto che un team di scienziati riuscisse a fotografare in utero le differenze cerebrali tra il feto di una gestante che non beve alcol e quello di chi invece non si pone limiti. Proprio grazie ad uno studio di alcuni ricercatori dell’Università di Vienna, guidati dal professor Gregor Kasprian, ora queste differenze sono note. I ricercatori hanno infatti scoperto nel cervello del feto i danni del consumo di alcol materno durante la gravidanza e lo hanno fatto grazie ad una risonanza ad alta risoluzione dimostrando che già dalla ventesima settimana, queste differenze segnano la vita futura del bimbo. Lo studio è stato presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA).
RITARDI
Gli esperti austriaci sono partiti da un campione iniziale di 500 gestanti tra la ventesima e la trentasettesima settimana di gravidanza; hanno sottoposto le donne a un questionario anonimo per capire chi di loro avesse consumi anche pericolosi di alcolici in gravidanza. Sono risultate consumare alcolici 51 donne e la risonanza fetale è stata eseguita su parte di loro e confrontata con un numero simile di risonanze su feti di donne che non bevevano (gruppo di controllo). Ebbene, diverse differenze strutturali sono emerse nel cervello dei feti delle donne che consumavano alcol in gravidanza. Le differenze interessano svariate regioni del cervello. Secondo gli esperti l’alcol induce uno sviluppo anomalo del cervello fetale e questo spiegherebbe perché tra i sintomi della cosiddetta sindrome feto-alcolica ci sono tra gli altri disturbi comportamentali, dell’apprendimento, ritardi nel linguaggio. Ecco perché non si dovrebbe mai sottovalutare l’importanza di mantenere comportamenti e stili di vita sani durante una gravidanza (e possibilmente anche dopo), garantendo così un corretto sviluppo del feto, e garantendosi una minore probabilità di dover affrontare patologie anche molto invalidanti.