Sì alla pasta nella dieta, è sana e ha un basso indice glicemico. Lo studio
I carboidrati non sono tutti uguali, ma per quanto riguarda la pasta, quest’ultima può essere parte integrante di un regime alimentare sano. A dirlo è la scienza. A differenza della maggior parte dei carboidrati “raffinati” rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno, la pasta ha un basso indice glicemico che provoca minori aumenti dei livelli di zucchero nel sangue rispetto a quelli causati dal consumo di cibi che invece hanno un livello alto di questo indice. A dirlo per ultimo è uno studio del St. Michael’s Hospital, in Canada, pubblicato su BMJ Open. Tra gli autori della ricercatrice anche l’italiana Laura Chiavaroli. Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo, ha spiegato l’ autore principale, John Sievenpiper. Le analisi hanno mostrato una leggera perdita di peso, quindi la pasta potrebbe essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico. Le persone coinvolte nello studio hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana invece di altri carboidrati. Ne è emerso che avevano perso circa mezzo chilo in 12 settimane.
Lo studio si basa su una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le prove disponibili provenienti da studi randomizzati controllati, identificando 30 ricerche che hanno coinvolto quasi 2.500 persone che hanno mangiato pasta invece di altri carboidrati come parte di una dieta sana a basso indice glicemico. Tuttavia, spiegano gli autori, sono necessarie maggiori ricerche per determinare bene la relazione tra perdita di peso e la pasta come parte di altre diete salutari.
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