Omega-3, salutari o dannosi?
Dici Omega-3 e pensi alla salute del cuore. Ecco perché uno studio pubblicato sulla rivista Bmj Medicine sta facendo molto discutere: lo studio arriva a concludere che l’uso regolare di integratori di olio di pesce potrebbe aumentare, anziché diminuire, il rischio di malattie cardiache e ictus tra coloro che godono di una buona salute cardiovascolare ma, allo stesso tempo, “potrebbe rallentare la progressione di problemi cardiovascolari esistenti e ridurre il rischio di morte” in soggetti con malattie cardiache preesistenti. Risultati tanto sconcertanti che sono gli stessi autori a evidenziare la necessità di ulteriori ricerche per chiarire questi risultati.
Lo studio sugli Omega-3
I ricercatori del Dipartimento di Epidemiologia della Sun Yat-Sen University di Guangzhou, Cina, hanno esaminato le associazioni tra l’uso di integratori di Omega-3 e vari esiti di salute cardiovascolare. Gli scienziati si sono concentrati su individui senza malattie cardiovascolari che, com’è noto, aumentano il rischio di sviluppare fibrillazione atriale, infarto, ictus, insufficienza cardiaca e possono essere fatali.
Il contesto della ricerca
L’olio di pesce, ricco di acidi grassi Omega-3, è comunemente raccomandato per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Tuttavia, le evidenze riguardanti la sua efficacia sono controverse. Questo ha spinto i ricercatori a indagare più a fondo sulle potenziali associazioni tra l’uso di questi integratori e la salute cardiaca.
I principali risultati
Lo studio ha rivelato che l’uso regolare di integratori di olio di pesce può avere effetti diversi sulla salute cardiovascolare:
- Rischio aumentato per i nuovi casi di fibrillazione atriale e ictus: tra gli individui senza malattie cardiovascolari, l’uso di olio di pesce ha mostrato di essere associato a un aumento del 13% del rischio di sviluppare fibrillazione atriale e a un aumento del 5% del rischio di ictus.
- Effetti protettivi per chi ha già malattie cardiovascolari: per i pazienti con malattie cardiovascolari preesistenti, l’uso di olio di pesce ha mostrato una correlazione a una riduzione del 15% del rischio di passare dalla fibrillazione atriale all’infarto e a una riduzione del 9% del rischio di progredire dall’insufficienza cardiaca alla morte.
Variabili in gioco
Quindi, stando a quanto emerge da questo studio, gli Omega-3 sarebbero utili per chi già soffre di malattie cardiovascolari, ma potenzialmente dannosi in soggetti sani. Inoltre, sono molte le variabili in gioco: gli autori dello studio hanno infatti notato che età, sesso, fumo, consumo di pesce non grasso, ipertensione e uso di farmaci contro la pressione alta sono in grado di influenzare in modo significativo le associazioni rilevate. Qualche esempio?
- Donne e non fumatori: tra le donne e i non fumatori, l’uso di integratori di olio di pesce ha mostrato di essere associato a un aumento del 6% del rischio di sviluppare infarto, ictus o insufficienza cardiaca da uno stato di buona salute.
- Uomini e anziani: negli uomini, l’uso di olio di pesce ha dimostrato un’associazione a una riduzione del 7% del rischio di morte, mentre negli anziani il rischio era ridotto dell’11%.
I limiti dello studio
Gli scienziati sottolineano che, trattandosi di uno studio osservazionale, non è possibile stabilire un nesso causale. Inoltre, la mancanza di dati specifici sulla dose e sulla formulazione degli integratori di olio di pesce utilizzati dai partecipanti rappresenta un limite significativo. Un altro aspetto da considerare è la predominanza di partecipanti di etnia bianca, il che potrebbe limitare la possibilità di generalizzare i risultati ad altre popolazioni.
Interazioni complesse
Stando ai dati ottenuti, l’uso regolare di integratori di olio di pesce mostra associazioni complesse con la salute cardiovascolare, suggerendo che potrebbe avere effetti sia benefici che dannosi, a seconda del contesto individuale. Ecco perché saranno necessari altri studi per chiarire i meccanismi alla base di questi effetti e per determinare le implicazioni a lungo termine dell’uso di integratori di olio di pesce sulla salute cardiovascolare.