La dieta si può basare sul gruppo sanguigno? Parola agli esperti
Di diete ce ne sono tante e di tutti i tipi, a volte si seguono più per moda che per un reale fondamento scientifico. Una dieta di cui si sente parlare da molti anni è quella che si basa sul gruppo sanguigno di appartenenza. Ma è davvero efficace? Non ci sono a oggi prove scientifiche che dimostrino benefici per la salute legati alla cosiddetta “dieta dei gruppi sanguigni”. Secondo questa tipologia di dieta, di cui si è discusso per la prima volta ormai oltre 20 anni fa, ciascuna persona dovrebbe scegliere cosa mangiare in base al proprio gruppo sanguigno: A, B, 0 o AB.
Se conoscere il proprio gruppo sanguigno è importante dal punto di vista medico, non è mai stato dimostrato un legame tra uno specifico gruppo ed effetti dei cibi sulla salute.
Gli esperti di Airc spiegano: “né studi specifici, né revisioni sistematiche della letteratura hanno finora dimostrato benefici della dieta dei gruppi sanguigni sulla salute. In certi casi chi segue questo regime alimentare dichiara di sentirsi meglio, verosimilmente perché modifica la propria alimentazione quotidiana, rendendola più simile a quella che gli esperti considerano una dieta salutare (indipendentemente dal tipo di gruppo sanguigno)”.
Tuttavia, sull’importanza dei gruppi sanguigni per la salute non ci sono dubbi, ma in un altro campo rispetto all’alimentazione. Un esempio sono le trasfusioni di sangue che salvano tante vite.