Istamina, intossicazione alimentare a Palermo. I rischi
Due turisti sono finito al pronto soccorso del Policlinico di Palermo a causa di una intossicazione da istamina dopo aver mangiato pesce. L’istamina è una sostanza di origine naturale, inodore e incolore, che si può accumulare nel pesce mal conservato. Se presente a elevati livelli può essere pericolosa e generare la cosiddetta “sindrome sgombroide”. Per l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) l’intossicazione da istamina è una delle malattie più comuni causate dal pesce e dai prodotti ittici.
Il livello di questa sostanza dipende dalla quantità di amminoacidi presenti e aumenta con il diminuire della freschezza del prodotto. La maggior parte viene prodotta dalla proliferazione di batteri a temperature superiori ai 6-10°C.
I militari del NAS di Palermo sono intervenuti presso la pescheria segnalata dai turisti e hanno sequestrato 700 kg circa di prodotti ittici (tonno rosso, pesce spada, salmone ed altre tipologie), pari 14mila euro, perché mantenuti in cattivo stato di conservazione e di provenienza sconosciuta. Sono stati inoltre pelevati campioni per la ricerca di istamina da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo. I militari hanno anche accertato che i locali di vendita erano privi di autorizzazione e mancanti dei requisiti igienici minimi. Il responsabile, un 35enne palermitano, è stato deferito all’A.G. e segnalato alle autorità amministrative e sanitarie che hanno sospeso l’attività del valore di 200mila euro. Sono state contestate, inoltre, sanzioni amministrative per 6.500 euro. La notizia è stata diffusa anche attraverso i canali del Ministero della Salute.