Flavia Bustreo primo candidato italiano alla direzione dell’OMS
E’ il primo candidato italiano alla direzione generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella storia. Flavia Bustreo ha una brillante carriera e una capacità di leadership che ha già avuto modo di dimostrare in diversi incarichi internazionali. Ma ciò che la rende una candidata ideale è la visione che la anima: il diritto alla salute per tutti non è un’utopia, può diventare una realtà, a condizione che l’OMS metta a frutto tutto il suo potenziale. E lei ha le competenze per farlo.
“L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha bisogno di un cambiamento e io sono pronta a raccogliere questa sfida” spiega. E’ difficile non fare il tifo per Flavia Bustreo come candidata dal Governo italiano alla guida dell’Oms. Nata nel 1961 a Camposampiero, in provincia di Padova, la sua famiglia aveva ben altre aspettative per lei, la prima figlia femmina, racconta in un’intervista. “Le loro aspettative erano decisamente più tradizionali”, dice Bustreo. “Ma io sognavo ben altro ed è per questo che sono andata all’università: ho fatto i 6 anni di medicina, lavorando tuttii weekend come cameriera in una pizzeria. Questo ha formato molto il mio carattere e mi ha resa forte”, racconta.
E oggi il suo curriculum è invidiabile: con quasi 30 anni di esperienza nell’ambito della salute globale, moltissime esperienze sul campo, in paesi poveri e dilaniati dalla guerra, dal 2010 Bustreo ricopre l’incarico di vicedirettrice generale dell’Oms per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini. Ha lavorato in molte parti del mondo tra cui Argentina, Sarajevo, Baghdad durante la guerra del Golfo e nel 1997 è stata l’unico medico italiano in Sudan. Ed è la prima persona in assoluto che l’Italia presenta come candidato alla direzione generale dell’Oms.