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Spesso sottovalutata, la
dermatite atopica è una malattia infiammatoria cronica che colpisce la pelle del viso e del corpo di neonati, bambini, adolescenti e adulti. Una
malattia che, nelle forme più gravi, può essere molto invalidante e che gli esperti definiscono “multifattoriale” e con una componente genetica. Ma quali sono i sintomi e quali i trattamenti possibili? Ne abbiamo parlato con il professor
Giuseppe Argenziano, direttore della Clinica dermatologica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Professore, ci spiega in modo semplice cos’è la dermatite atopica e da cosa è causata?
“La dermatite atopica è una malattia molto diffusa, causata sostanzialmente da un difetto di barriera della pelle. Semplificando, alcune persone nascono con un difetto genetico che riguarda una proteina. Questo finisce per intaccare le cellule superficiali della pelle, che determinano una più facile penetrazione di agenti esterni chimici e fisici. La pelle ne risente e quindi si irrita più facilmente”.
Quali sono i sintomi tipici della dermatite atopica e quali le conseguenze più significative della malattia?
“Più che le manifestazioni, più che l’eczema che compare sulla pelle, la dermatite atopica ha come caratteristica la comparsa di un prurito intensissimo, questo è il vero problema. È proprio questo prurito implacabile che fa precipitare la qualità di vita delle persone che soffrono di questa malattia”.
Quali sono le strategie terapeutiche che consentono di agire sull’infiammazione alla base della dermatite atopica, e quanto è importante rivolgersi a un centro dermatologico specializzato per una corretta presa in carico?
“Oggi la situazione è cambiata radicalmente, fino a pochi anni fa potevamo utilizzare solo gli antinfiammatori classici come il cortisone, la ciclosporina e immunosoppressori. Quindi, farmaci importanti ma con tanti effetti collaterali. Ora abbiamo tutta una nuova classe di farmaci biologici che consentono di agire solo su una tappa dell’infiammazione che porta alla dermatite atopica e, quindi, curiamo molto bene questi pazienti e allo stesso tempo non abbiamo grandi effetti collaterali grazie all’utilizzo di queste terapie”.
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