Sanità: Regimenti “Università centrale per formare professionisti sanitari del futuro”. L’evento Mesit
“L’Università ha tre missioni: la formazione, la ricerca e la divulgazione. Su questi tre pilastri si possono creare nuove competenze, carriere e opportunità di lavoro”. Così Luisa Regimenti, Assessore all’Università della Regione Lazio, è intervenuta in apertura del convegno “Università, Salute e Società. Una connessione di saperi”, promosso dalla Fondazione Mesit con il contributo non condizionato di Gilead, presso la Regione Lazio. “Questo è vero – ha proseguito l’assessore – soprattutto nell’ambito del sistema Salute, oggi in rapido mutamento dopo l’esperienza della pandemia Covid. I medici e i professionisti sanitari del futuro dovranno essere perfettamente in grado di padroneggiare tutte le innovazioni tecnologiche che stanno trasformando le cure. L’Università italiana, a partire dagli Atenei del Lazio, può e deve guidare questa trasformazione, che passa dalle terapie digitali all’intelligenza artificiale, che sta portando a risultati straordinari nell’ambito dell’assistenza e delle cure. La Regione Lazio non farà mancare il sostegno a un processo dal quale dipende la qualità delle cure e la capacità di offrire un’assistenza sanitaria sempre più personalizzata, precisa e orientata ai bisogni del paziente”.
Il ruolo dell’università e l’approccio One Health
Il momento di confronto è stato l’occasione per valorizzare il ruolo, sempre più centrale, svolto dagli atenei nella formazione delle nuove generazioni. “L’evento di oggi è molto importante e ci consente di mettere al centro il ruolo che l’Università può giocare in linea con i nuovi bisogni della società anche rispetto al concetto di approccio One Health, al passo con i tempi”, ha dichiarato Levialdi Ghiron, Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Durante la tavola rotonda, Giovanni Leonardi, Direttore del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) e dei rapporti Internazionali, Ministero della Salute, ha affermato: “Questo evento ha messo in risalto il tema dell’approccio circolare ai temi della salute: della salute umana, dell’ambiente e della sanità animale. Un tema che presuppone la necessità che i professionisti uniscano le loro conoscenze, il loro modo di lavorare e che abbiano questo approccio circolare ai temi della salute. Perché non ci può essere salute umana se non c’è allo stesso tempo la tutela dell’ambiente e tutela della salute animale. I determinanti di salute di cui si è parlato sono fondamentali. E quindi l’esposizione dell’uomo all’ambiente determina il suo stato di salute così come gli stili di vita che adotta. Se vogliamo preservare la salute dei cittadini dobbiamo preservare la sostenibilità del servizio sanitario nazionale e lavorare sulla prevenzione”.
Sono intervenuti al dibattito: Eugenio Guglielmelli, Rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, Carlo Colapietro, Direttore Centro di Ricerca Interdipartimentale Europeo di Studi Avanzati sull’Innovazione Digitale IDEAS, Università degli Studi Roma Tre, Alessandro Sorrone, Segretario Generale della Fondazione MESIT (Medicina Sociale e Innovazione Tecnologica), Isabella Mastrobuono, Commissario Straordinario Policlinico Tor Vergata, Emilio Bria, Coordinatore Regione Lazio AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), Dario Sacchini, Professore Associato di Bioetica, Dipartimento di Sicurezza e Bioetica, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.