Ragno violino, è allarme
Negli ultimi giorni si è creato un vero e proprio allarme sul web per la possibile pericolosità del ragno violino. Un allarme, diciamolo subito, che in realtà è più una psicosi, visto che il ragno violino è comunemente presente in Italia e il suo morso (benché pericoloso) non è letale. Tant’è, dopo che del ragno violino se n’è parlato come possibile causa di morte di un carabiniere 52enne a Palermo, il web è come impazzito.
Aumento delle segnalazioni
In particolare, con il clamore suscitato dalla vicenda di Palermo, le chiamate ai centri antiveleni dei principali ospedali italiani sono aumentate a dismisura. Tutte chiamate, è bene ricordarlo, che si sono concluse con un nulla di fatto o con semplici raccomandazioni. Molte le domande su come comportarsi e come fare a capire se in casa abbiamo il temutissimo aracnide. In realtà il ragno violino è presente in moltissime case, soprattutto nelle regioni del Nord Italia. È un ragno che non ama la presenza dell’uomo, non a caso viene anche chiamato ragno eremita. Per questo, tendenzialmente se ne sta in posti dove non viene disturbato e morde solo se in qualche modo si sente attaccato.
Le caratteristiche del morso del ragno violino
Benché non ci sia alcun allarme per questo aracnide, questo non significa che il suo morso – che non è letale – vada sottovalutato. Il morso del ragno violino ha delle caratteristiche peculiari che lo rendono particolarmente insidioso. Inizialmente, il morso è asintomatico e indolore, senza alcuna alterazione visibile nell’area interessata. Tuttavia, nelle ore successive, la situazione può cambiare significativamente. Certo, va detto che in letteratura né in medicina, così come nella casistica dei centri antiveleni, non risultano decessi da morso di ragno violino.
Sintomi e sviluppo della lesione
Dopo qualche ora dal morso, può comparire una lesione arrossata accompagnata da prurito, bruciore e formicolii. Nel corso delle 48-72 ore successive, la lesione può evolvere, diventando necrotica e potenzialmente ulcerandosi. Oltre all’iniezione del veleno, il ragno violino può introdurre nei tessuti batteri anaerobi, microrganismi che proliferano in assenza di ossigeno, complicando ulteriormente il decorso della lesione. L’azione di questi batteri provoca la liquefazione dei tessuti colpiti, aggravando la gravità della ferita.
Complicazioni severe
Molto di rado, in situazioni particolarmente gravi, il morso del ragno violino può causare sintomi sistemici come febbre, rash cutaneo ed ecchimosi. L’evoluzione da semplice morso a lesione necrotica è molto rara e solo meno dell’1% di questi casi evolve ulteriormente comportando sintomi simil-influenzali, febbricola, dolori articolari. Se accade, i danni possono estendersi ai muscoli, ai reni, e in casi estremi, possono verificarsi emorragie. In questi casi la gravità di questi sintomi richiede un trattamento specifico, come la terapia in camera iperbarica. Ma si tratta di situazioni veramente al limite.
Cosa fare in caso di puntura del ragno violino?
In caso di puntura è fondamentale agire rapidamente e con precisione:
- Lavare abbondantemente la zona colpita con acqua e sapone per ridurre il rischio di infezione.
- Se possibile, catturare il ragno per facilitare l’identificazione. Anche se il ragno è morto o danneggiato, la sua identificazione è possibile grazie alla presenza di 6 occhi, una caratteristica distintiva rispetto agli altri ragni che ne hanno 8.
- Una fotografia del ragno può essere utile, purché la parte anteriore sia ben visibile e a fuoco.
Mai sottovalutare il morso
Quindi, benché non ci sia ragione di finire in una psicosi collettiva, è bene non sottovalutare mai il morso di un ragno violino. In caso di peggioramento dei sintomi locali nelle ore successive, o se compare una lesione con una zona centrale inizialmente arrossata che diventa più scura, è cruciale contattare immediatamente il Centro Antiveleni più vicino per ottenere assistenza medica appropriata.
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