Cancro alla mammella, nasce la biobanca di nuova generazione
Il cancro alla mammella è ancora oggi una delle principali cause di mortalità tra le donne, con circa 50.000 nuovi casi di carcinoma diagnosticati ogni anno solo negli Stati Uniti. Tuttavia, una nuova luce di speranza si accende grazie al lancio del progetto “Breast Cancer Tissues and Organoids BioBank” da parte dell’Unità di Senologia Chirurgica dell’Azienda Ospedaliera dei Colli – Monaldi di Napoli e l’Unità di Anatomia Patologica, in collaborazione con il Centro di risorse biologiche (Crb) dell’Istituto di genetica e biofisica del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli (CNR-Igb).
Organoidi
Il progetto si propone di creare una biobanca di nuova generazione dedicata alla raccolta, conservazione e processazione di tessuti e organoidi specifici per la ricerca sul tumore mammario. Gli organoidi, mini-tumori cresciuti in laboratorio da tessuti prelevati da pazienti affetti da tumore alla mammella, permetteranno lo studio e lo sviluppo di terapie personalizzate e innovative. Questa metodologia innovativa mira non solo a migliorare l’efficacia dei trattamenti ma anche a ridurre l’uso di modelli animali, in linea con le direttive europee per la ricerca scientifica.
La rete
Il progetto si basa sull’impiego di tecnologie all’avanguardia, inclusa la tecnologia green Organ-on-Chip, che consente lo sviluppo di sistemi alternativi per la ricerca, riducendo la dipendenza dagli studi su animali. Ciò non solo accelera il processo di ricerca, ma anche risponde alle esigenze di sostenibilità ambientale. Inoltre, i campioni di organoidi conservati nella biobanca saranno messi a disposizione della comunità scientifica per studi biomedici e traslazionali, ampliando le conoscenze e favorendo una maggiore collaborazione nel campo della ricerca sul cancro alla mammella.
Ricerca e clinica
Emilia Caputo, responsabile della biobanca presso il CNR-Igb, sottolinea l’importanza di questa iniziativa che coniuga ricerca e clinica, coinvolgendo attivamente i pazienti nel processo. Anna Iervolino, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli, evidenzia il contributo essenziale dell’Ospedale Monaldi alla ricerca traslazionale sul cancro alla mammella, puntando a migliorare direttamente la qualità della vita delle pazienti.