Tumori, il 40% si può evitare con una vita sana
Gli stili di vita sono determinati se si vuole ridurre quasi della metà il rischio di ammalarsi di tumore. Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), il 40% dei tumori può essere evitato seguendo dicendo no al fumo, portando avanti un’alimentazione sana e praticando attività fisica costante. In altre parole, il cancro è fra le malattie croniche quella che può beneficiare maggiormente della prevenzione primaria, come dimostrato da centinaia di studi scientifici. Nell’ottica di lavorare sulla prevenzione, al Ministero della Salute si è tenuto un importante incontro fra una delegazione di AIOM e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministro della Salute, Francesco Vaia.
Screening e vaccinazione
Ciò che emerge è che la prevenzione deve ispirare l’attività dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica e del Ministero della Salute, sia per tutelare la salute dei cittadini che per garantire la sostenibilità del sistema sanitario, ridurre gli accessi ai pronto soccorso e le liste di attesa. Prevenzione oncologica significa anche adesione agli screening e vaccinazione contro il virus HPV, che può portare all’eradicazione dei tumori HPV correlati. Fondamentali sono poi le campagne di informazione, che devono raggiungere il maggior numero di cittadini di tutte le età, a partire dai più giovani.
Impegno concreto
“Siamo convinti che solo grazie a una forte collaborazione con le Istituzioni si possano trasmettere i messaggi della prevenzione a tutti i cittadini – affermano Francesco Perrone (Presidente AIOM) e Saverio Cinieri (Presidente di Fondazione AIOM) -. Ridurre il carico di malattia è un dovere per una società scientifica come AIOM. Dobbiamo sempre più impegnarci perché la prevenzione diventi, anche attraverso la collaborazione con i medici di famiglia, uno strumento quotidiano a partire dai banchi di scuola, per avere adulti sani”.
Collaborazione
“Come Direttore Generale della Prevenzione e sotto l’impulso del Ministro Schillaci – spiega Francesco Vaia -, sono particolarmente coinvolto in questa attività e vedo con grande favore lo sviluppo di collaborazioni con società scientifiche come AIOM, perché i tumori rappresentano uno dei grandi temi di sanità pubblica. Oggi grazie alle nuove terapie è possibile cronicizzare la malattia e, in alcuni casi, arrivare alla guarigione. È però fondamentale, proprio per il costante incremento delle nuove diagnosi, cercare di intervenire a tutti i livelli per evitare lo sviluppo della malattia. La collaborazione fra AIOM e la Direzione Generale della Prevenzione del Ministero della Salute si svilupperà già nelle prossime settimane con campagne e attività concrete che coinvolgeranno l’intera popolazione”.
Nuove diagnosi
L’incontro appare ancor più importante se si guarda al numero di casi di tumore che ogni anno si registrano nel nostro paese. Complessivamente in Italia ogni giorno circa 1.000 persone ricevono una nuova diagnosi di tumore maligno. Le 5 neoplasie più frequenti, nel 2019, nella popolazione sono quelle della mammella (53.500 nuovi casi), colon-retto (49.000), polmone (42.500), prostata (37.000) e vescica (29.700).