Tumore al colon in aumento tra i giovani
Nel 2023 le diagnosi di tumore sono aumentate, ma al contempo è diminuita la mortalità. A rivelarlo sono i dati del rapporto “I numeri del cancro in Italia”, dai quali si evince chiaramente che i casi sono aumentati del 5% rispetto al 2020, passando da 376.600 a 395.000 (208.000 negli uomini e 187.000 nelle donne). Oltre il tumore al seno, tra le neoplasie più frequenti troviamo quelle al colon-retto (50.500), seguite da polmone (44.000) e neoplasie della prostata (41.100) e della vescica (29.700). Colpisce che ad ammalarsi di cancro al colon sono anche i giovani, a causa dell’abuso di alcol, del fumo e di stili di vita non certo sani.
La colonscopia
Proviamo a capire come si può fare prevenzione del tumore del colon, a partire da un esame che spesso spaventa: la colonscopia. Si tratta – inutile nasconderlo – di un esame invasivo, che può essere però praticato in sedazione e quindi senza alcun dolore. La colonscopia serve a individuare, se ci sono, i segni precursori del cancro del colon, vale a dire i “polipi”. Queste piccole lesioni sono inizialmente benigne, ma nel tempo possono subire delle trasformazioni e diventare dei veri e propri tumori.
Prevenire
La colonscopia è insomma la migliore forma di prevenzione per il tumore del colon, un esame che si può effettuare con una piccola sonda flessibile che introdotta nell’intestino consente al medico di vedere con i propri occhi qual è lo stato di salute del colon. Oggi contribuiscono alla diagnosi anche tecnologie molto sofisticate, come l’intelligenza artificiale, che dalle immagini riescono a supportare i clinici ad individuare lesioni potenzialmente pericolose.
Sintomi3
Conoscere i sintomi può fare la differenza nella diagnosi precoce e nel trattamento tempestivo. Uno dei segnali più evidenti è rappresentato dalle alterazioni della funzione intestinale rispetto alle abitudini quotidiane. Ad esempio, chi solitamente soffre di stitichezza e nota improvvisi cambiamenti verso la diarrea, o viceversa, dovrebbe essere particolarmente vigile. La perdita di sangue nelle feci e i dolori addominali sono segnali che non possono essere ignorati e richiedono l’attenzione immediata di uno specialista gastroenterologo.
Screening
È fondamentale comprendere che l’esecuzione della colonscopia non è riservata solo a chi manifesta sintomi evidenti. L’inclusione della colonscopia nei programmi di screening è un passo cruciale nella prevenzione e nella diagnosi precoce del tumore al colon. Partecipare ai programmi di screening regionali e sottoporsi al test del sangue occulto nelle feci sono pratiche consigliate. In caso di risultati positivi al test, è necessario procedere con la colonscopia per una valutazione più approfondita.
A che età?
È importante sottolineare che esistono anche programmi di screening primario, che consentono ai pazienti over 50 di accedere direttamente alla colonscopia. Recentemente, si è assistito a un abbassamento dell’età dello screening, estendendolo anche ai 40-45 anni, specialmente quando è presente una storia familiare di tumore al colon. La diagnosi precoce può salvare vite: non esitare a consultare un medico di fiducia per valutare le tue opzioni di screening e prevenzione. La tua salute è la priorità.