Malattie cardiovascolari, 80% evitabili. Algoritmo misura rischio
Le malattie cardiovascolari sono ancora la prima causa di morte nel nostro Paese. La ricerca cerca di tracciare la strada per ridurre la mortalità. Secondo i dati, infatti, l’80% di questi decessi sono in gran parte prevenibili con uno stile di vita sano. Oggi sono disponibili algoritmi di valutazione del rischio cardiovascolare modificabile, ma sono tutti sviluppati e calibrati per le popolazioni degli Stati Uniti e dell’Europa settentrionale.
Nel contesto italiano è appena nato il Moli-sani Risk Score, un nuovo algoritmo per la prevenzione cardiovascolare, nell’ambito del Progetto Moli-sani. Si tratta di uno schema di punteggio numerico che valuta i vari fattori di rischio modificabili e quindi il beneficio ottenibile con strategie di prevenzione. I Risk score, quindi, aiutano i medici a identificare chi è a basso o alto rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, guidando decisioni cliniche.
L’algoritmo prende in considerazione i principali fattori di rischio: abitudine al fumo, dieta, livelli di colesterolo LDL e HDL, trigliceridi e glucosio, pressione arteriosa, massa grassa e attività fisica. Sono tutti ben conosciuti e, soprattutto, modificabili con semplici cambiamenti nel proprio stile di vita. Il Moli-sani Risk Score include nel calcolo il contributo della dieta mediterranea, riconosciuta per gli effetti benefici sulla salute del cuore.
Pubblicato sulla rivista scientifica International Journal of Cardiology, l’algoritmo è stato realizzato, nel contesto della Rete Cardiologica I.R.C.C.S., dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli. Il team ha collaborato con Mediterranea Cardiocentro di Napoli, Centro Cardiologico Monzino I.R.C.C.S. di Milano, Dipartimento di Biotecnologia medica e medicina traslazionale dell’Università di Milano, Laboratorio di prevenzione cardiovascolare dell’Istituto Mario Negri I.R.C.C.S. di Milano e Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università dell’Insubria di Varese.
Augusto Di Castelnuovo del Mediterranea Cardiocentro di Napoli ha spiegato: “Per quantificare al meglio il ruolo dei fattori di rischio cardiovascolare, il Moli-sani Risk Score è stato elaborato come una somma ponderata delle sue componenti, con pesi che riflettono la forza dell’associazione di ciascun fattore di rischio con il rischio cardiovascolare. Un’altra caratteristica dell’algoritmo è che ciascun fattore di rischio contribuisce in modo continuo al punteggio: il peso di un fattore aumenta quanto più il suo valore si discosta dal livello ottimale”.
Grazie a questo approccio ponderato e al focus sulle caratteristiche della popolazione italiana, il nuovo algoritmo potrà migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione.
“L’algoritmo – aggiunge Licia Iacoviello, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. NEUROMED e Professore Ordinario di Igiene e Salute Pubblica all’Università dell’Insubria di Varese-Como – potrà essere utilizzato per progettare strategie di intervento, quantificarne l’efficacia e confrontare diversi approcci di prevenzione cardiovascolare. Ciò renderà più facile ai medici comunicare con le persone interessate. Sarà in particolare utilizzato nello studio di intervento CV-PREVITAL della Rete Cardiologica I.R.C.C.S. e sarà il primo interamente sviluppato in un Paese europeo, avendo quindi il potenziale per essere utilizzato in popolazioni che condividono caratteristiche simili”.
L’algoritmo, così come i suoi analoghi realizzati in altri Paesi, non è in grado di predire il rischio cardiovascolare globale a livello individuale, in quanto non tiene in considerazione fattori di rischio come età e sesso che non sono modificabili. Deve invece essere considerato come uno strumento per misurare il ruolo combinato dei vari fattori di rischio modificabili.