Mieloma multiplo, Car-t già dalla prima recidiva. I risultati da Asco23
La terapia Car-T ha aperto nuove prospettive per una parte di malati gravi di tumori del sangue. Oggi è approvata per pazienti che hanno già ricevuto un trattamento e nonostante questo abbiano una recidiva. Si tratta di un trattamento è impegnativo, per questo i pazienti devono anche essere in relative buone condizioni. Secondo i risultati dello studio Cartitude-4, presentati al congresso americano di oncologia medica (Asco) appena concluso a Chicago, la terapia può essere anticipata, usandola già a partire dalla prima volta in cui la malattia ritorna. I dati hanno dimostrato come nei pazienti adulti con mieloma multiplo che abbiano ricevuto prima anche solo una terapia, ciltacabtagene autoleucel (cilta-cel) riduca del 74 per cento il rischio di progressione della malattia o di morte rispetto ai due regimi di trattamento standard.
«I risultati di questo studio sono molto incoraggianti in quanto mostrano un significativo miglioramento della sopravvivenza libera da progressione e dei tassi di risposta, oltre a una riduzione del rischio di morte, con il trattamento a base di cilta-cel rispetto alle terapie standard esistenti. Questi dati confermano il potenziale di questa terapia cellulare nel diventare un’opzione terapeutica chiave per pazienti con mieloma multiplo in linee di trattamento sempre più precoci, dove la necessità di nuove terapie rimane ancora insoddisfatta», dichiara Professor Jesús San Miguel, Director of Clinical & Translational Medicine, Universidad de Navarra, Spain.
Il mieloma multiplo
Il mieloma multiplo è un tumore del sangue ad oggi incurabile che parte da una tipologia di globuli bianchi, le plasmacellule, che si trovano nel midollo osseo. Nel mieloma multiplo, queste cellule subiscono delle mutazioni genetiche che ne causano una proliferazione senza controllo. In Europa, nel 2020 sono state diagnosticate oltre 50.900 persone con mieloma multiplo e sono morti oltre 32.500 pazienti. Alcuni pazienti con mieloma multiplo non presentano alcun sintomo iniziale. La maggior parte, invece, viene diagnosticata proprio a causa dei sintomi che possono includere fratture o dolore alle ossa, riduzione dei globuli rossi, stanchezza, aumento dei livelli di calcio, o insufficienza renale.
I risultati dello studio CARTITUDE-4, presentati di recente al Congresso Asco 2023 (Abstract #LBA106) e pubblicati in contemporanea sul The New England Journal of Medicine, saranno anche oggetto di una sessione plenaria durante il Congresso della European Hematology Association (EHA), che si terrà dall’8 all’11 giugno a Francoforte. Si tratta delprimo studio randomizzato sull’efficacia di una terapia cellulare per il trattamento del mieloma multiplo a partire dalla prima recidiva.