Cos’è e come si affronta la sindrome delle gambe senza riposo
Se le notti passano insonni a causa di un costante fastidio alle gambe è possibile che si soffra della Sindrome delle gambe senza riposo. Di cosa si tratta? È un disturbo neurologico legato ai momenti di relax. Il fastidio che rende impossibile un riposo pieno e ristoratore si presenta infatti prima dell’addormentamento o al risveglio.
SINTOMI
Vista la particolarità di questo disturbo, una diagnosi arriva spesso dopo un colloquio con il medico. Difficile per il paziente spiegare la sensazione di fastidio che si prova, solitamente si tratta di irrequietezza, della necessità irrefrenabile di muovere in continuazione le gambe, ma anche prurito e formicolii. A causare questa sindrome sono spesso fattori ereditari. Ma la sindrome delle gambe senza riposo può essere anche causata da artrite reumatoide, celiachia, diabete, carenza di folati e di ferro, malattia di Lyme, malattie renali, Parkinson e uremia.
DIAGNOSI
Benché ancora non esista un test diagnostico specifico per rilevare con certezza assoluta la sindrome delle gambe senza riposo, esistono dei criteri diagnostici osservabili, comuni a tutti i pazienti colpiti. Talvolta il medico per scrupolo prescrive le analisi del sangue, per scartare altre possibili e sospettabili patologie concomitanti. Solo di rado, viene richiesto un test per la valutazione del sonno. Dunque, come agire? Il primo passo è sempre una visita del medico di famiglia, sarà lui ad indirizzare al meglio il paziente. Va detto che non esiste ancora una terapia risolutiva per la sindrome delle gambe senza riposo. Spesso sono prescritti ferro, vitamina B9 e B12. Molto utili possono essere esercizi di stretching, massaggi specifici e i bagni caldi. Di certo anche l’alimentazione può essere una valida alleata, meglio evitare alimenti o bevande contenenti caffeina (es. caffè, tè, cacao, cioccolato e bibite tipo cola) e certamente sono da evitare alcol e fumo di sigaretta, perché i loro effetti possono aggravare i sintomi.