Psoriasi, così ci si cura veramente
Per alcuni “psoriasi” è solo una parola vuota, per molti altri invece è un vero e proprio incubo. Il problema con questa malattia della pelle è che spesso chi ne soffre si sente solo e disorientato. Gli ambulatori tradizionali non riescono infatti a dare risposte efficaci e purtroppo gli ex Centri Psocare non sono più attivi. Eppure erano i soli a garantire il diritto alla cura con terapie adeguate e moderne; riaprirli significherebbe garantire un risparmio sulla spesa che storicamente riguarda i malati cronici. E la spesa è veramente enorme, basti pensare che solo in Campania su 234 mila pazienti almeno 73 mila non ricevono cure adeguate, rischiando che la malattia progredisca e diventi sempre più grave. A lanciare l’allarme, in occasione della Giornata Mondiale della Psoriasi (del 29 ottobre) è l’Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.DI.PSO).
Le opzioni terapeutiche
In realtà le possibilità di cura esistono e sono anche efficaci, se ben utilizzate. Lo spiega il professor Nicola Balato (associato di Dermatologia dell’Università di Napoli Federico II). «Si va dalle terapie per uso topico per le forme più lievi e localizzate in aree specifiche come ginocchia, gomiti o cuoio capelluto alle terapie sistemiche per le forme più gravi. Il primo passo è usare farmaci tradizionali come retinoidi, ciclosporina, metotressato; in caso di inefficacia o intolleranza, abbiamo a disposizione i farmaci biotecnologici originator e i loro analoghi biosimilari. Abbiamo ormai un’esperienza decennale con questi medicinali e sappiamo che sono validi e sicuri».
Uno dei problemi più attuali in medicina è l’aderenza alle terapie per cui è opportuno che i farmaci vengano prescritti da centri di riferimento che diano sicurezza al paziente e consentano di creare un network davvero efficiente delle strutture regionali. Nei Centri di riferimento, inoltre, i pazienti devono essere presi in carico e valutati anche per le altre patologie che spesso si accompagnano alla psoriasi, per esempio ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e artrite. Il paziente psoriasico grave dev’essere valutato a 360 gradi per la possibilità di una diagnosi precoce non solo della patologia ma anche delle possibili comorbidità. Nonostante ciò il peso della psoriasi come malattia infiammatoria cronica risulta ancora sottovalutato e sottostimato dagli organi competenti. L’obiettivo sarebbe quello di sensibilizzare le istituzioni per un più facile accesso alle terapie per potere limitare l’impatto della malattia e migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Ecco le strutture campane all’avanguardia contro la psoriasi
Istituto di Dermatologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dellUniversità Federico II di Napoli
Reparto di Dermatologia dell’Ospedale S. Maria della Speranza di Battipaglia (Sa)
Unità operativa complessa di Dermatologia dell’Ospedale Rummo di Benevento
Unità operativa di Dermatologia e Fototerapia – P.O. “Sacro Cuore di Gesù” di Benevento
Mara Maccarone, presidente di A.DI.PSO, ricorda che la psoriasi è una malattia sempre più diffusa e colpisce anche i bambini. «I pazienti – aggiunge – vengono tuttora discriminati, isolati, derisi e così cresce il loro disagio sociale: i malati di psoriasi si sentono chiusi in una gabbia, ma la chiave per aprirla esiste ed è una terapia corretta e tempestiva».