Un vaccino a mRNA contro il cancro
L’enorme sforzo fatto per creare un vaccino contro il Covid potrebbe regalarci entro il 2030 una nuova arma contro il cancro. Il tema del “vaccino contro il cancro” è discusso da tempo, ma per lo più per propaganda politica e in modo approssimativo. Ben più interessante è quanto spiegato dagli scienziati Uğur Şahin e Özlem Türeci (marito e moglie), co-fondatori della tedesca BioNTech, che ora stanno mettendo a punto nuove tecnologie vaccinali proprio contro le neoplasie. La chiave è nei vaccini a mRNA, quelli che ci hanno consentito di tenere testa al Covid, che potrebbero aiutare il nostro sistema immunitario a combattere le cellule tumorali. In un’intervista rilasciata alla BBC, il professor Türeci ha spiegato come la tecnologia mRNA al centro del vaccino anti Covid di BioNTech potrebbe essere adoperata in modo differente, così da “addestrare” il sistema immunitario a riconoscere e attaccare le cellule tumorali al posto del Coronavirus.
SEMPRE PIU’ GIOVANI
L’esigenza di arrivare ad armi sempre più efficaci è dettata anche è soprattutto dall’aumento delle diagnosi e da un’età di malattia sempre più bassa. Sono in grande aumento infatti le diagnosi al di sotto dei 50 anni. Una ricerca che ha trovato pubblicazione su Nature Reviews Clinical Oncology svela a livello globale questo aumento. I tumori più diffusi sono quelli alla mammella, al colon-retto, all’endometrio, all’esofago, al dotto biliare extraepatico, alla cistifellea, alla testa, ai reni, al fegato, al midollo spinale, al pancreas, alla prostata, allo stomaco e alla tiroide.
SCREENING
In questo scenario, in attesa di sviluppi futuri, l’arma più efficace che abbiamo è la prevenzione. In particolare, gli screening proposti dal Sistema Sanitario Pubblico sono il modo giusto per intercettare un problema sul nascere e riuscire così, nella maggior parte dei casi, a combatterlo e risolverlo. Donne e uomini dovrebbero preoccuparsi per tempo di curare la salute di mammella, colon e prostata. Per salvarsi la vita basta un controllo, mettere la testa sotto la sabbia non è mai una buona idea.