Educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile
Un accordo per lavorare assieme sulla promozione della salute e lo sviluppo sostenibile. Parte da qui il progetto che vede assieme la Cattedra Unesco “Educazione alla salute e allo sviluppo sostenibile” della Federico II e l’ASL Napoli 2 Nord, che saranno fianco a fianco per effettuare studi su ampia scala, in considerazione della complessità del contesto d’azione dall’Azienda Sanitaria e dell’elevato livello di qualità della ricerca garantito dalla Federico II. Una partnership che oggi, alla Casina Vanvitelliana di Bacoli, ha visto la presenza del sindaco Gerardo Josi, del Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord Antonio d’Amore, del Direttore della Cattedra Unesco Anna Maria Colao e della Preside della Facoltà di Medicina della Federico II, Maria Triassi.
IMPATTO COVID
Un primo lavoro comune verterà sulla valutazione dell’impatto sul medio periodo che il Covid ha determinato sulla salute di quanti ne sono stati contagiati. La Cattedra Unesco e l’ASL Napoli 2 Nord proporranno un questionario a quanti hanno avuto il Covid nei mesi scorsi, così da valutare la percezione del proprio stato di salute, sul medio periodo. Per raggiungere l’obiettivo ci si avvarrà anche dell’enorme mole di informazioni raccolte dalla Centrale di coordinamento dei medici delle Unità Speciali di Continuità Assistenziali che hanno gestito circa 3.500 pazienti sull’intero territorio aziendale. L’incrocio delle cartelle cliniche con i risultati della survey, permetterà ai medici di effettuare ulteriori indagini su pazienti con particolari problematiche, anche avvalendosi di sistemi di telerilevamento a domicilio.
HOMECARE
Già dalla prossima settimana l’ASL Napoli 2 Nord avvierà inoltre il progetto sperimentale “homecare” su 500 pazienti post-covid che presentano patologie complesse (problemi oncologici, diagnosi di Bronco Pneumopatia Cronico Ostruttiva, problemi cardiologici). In base alla patologia, verrà consegnato a ciascuno dei pazienti reclutati un kit che potrà contenere: una bilancia, un pulsolsimetro, uno smartphone, un cassetto intelligente per i medicinali, un misuratore di pressione arteriosa. Tutti questi strumenti, mediante un app sullo smartphone, trasmetteranno i dati ad una piattaforma informatica che permetterà al Medico di Famiglia, al medico dell’ospedale ed al centro di controllo del progetto di verificare l’andamento della terapia e le condizioni di salute del paziente.