Pomodoro e tumore al seno, cosa c’è di vero
Mangiare pomodoro mette a rischio la salute di chi ha avuto un tumore? Sembra una domanda strana, curiosa, ma non lo è. Non di rado chi ha combattuto la propria battaglia contro i cancro si sente dire che il pomodoro andrebbe evitato, perché può aumentare il rischio di una recidiva o può “nutrire” il tumore se ancora si sta combattendo contro la malattia. Proprio per farci strada tra notizie vere e “bufale” abbiamo deciso di approfondire il tema e chiarire qualche punto ancora oscuro ai più. L’interrogativo sul pomodoro nasce dal fatto che questo vegetale contiene una discreta quantità di poliammine. Le poliammide sono molecole che hanno un ruolo importante nella vita delle nostre cellule, ragione per la quale in un soggetto sano il pomodoro è un alimento centrale nell’alimentazione. Il problema, o presunto tale, sorge invece in persone che hanno o hanno avuto il cancro. E il perché è presto detto. Nei tumori si verificano spesso disfunzioni del loro metabolismo ed è stato dimostrato che l’aumento delle concentrazioni intracellulari di poliammina è associato alla proliferazione cellulare e alla tumorigenesi.
PRECAUZIONE
Proprio questo collegamento tra le poliammine e la proliferazione cellulare nei tumori, nel corso degli anni è sorta l’indicazione precauzionale di evitare o ridurre nei pazienti oncologici il consumo dei cibi che ne contengono in alte quantità. Tra questi alimenti ci sono le arance e i pompelmi, i pomodori, e melanzane e i peperoni, ma anche i frutti tropicali e i molluschi. Ma qui arriva il primo e il più importante dei “ma”. È infatti altrettanto giusto sottolineare che non esistono dati scientifici che possano confermare senza ombra di dubbio che il consumo di questi alimenti, in nel contesto di una dieta sana e variegata come quella Mediterranea, possano aumentare il rischio di una recidiva, o di un peggioramento della prognosi. Soprattutto se si guarda al tumore della mammella. Anzi, a volerla dire proprio tutta, alimenti come il pomodoro hanno la grande qualità di essere protettivi, grazie all’azione antiossidante e antiproliferativa di altri composti come i polifenoli e i carotenoidi. Prevalgono insomma gli effetti protettivi di questi alimenti e, dunque, è bene sfatare il mito che i pomodori debbano sparire dalla dieta di donne colpite dal tumore al senso. Inoltre, come buon consiglio che vale a prescindere, prima di modificare la propria alimentazione sarebbe sempre bene consultare un nutrizionista. In fondo, siamo quel che mangiamo.