Variante indiana arriva in Italia, è allarme
Il primo caso era stato segnalato a Firenze il 10 marzo scorso, ora la variante indiana del Covid-19 è stata sequenziata in Veneto. Si tratta di padre e figlia indiani, residenti nell’Alto Vicentino, rientrati dal Paese d’origine nei giorni scorsi. Dopo essersi messi in autoisolamento, hanno allertato subito l’Usl Pedemontana. Anche altri due componenti della famiglia sono stati sottoposti al tampone e uno è risultato positivo. L’analisi dei campioni di padre e figlia è stata fatta dall’Istituto zooprofilattico delle Venezie (Izv), con sede a Padova, che fa parte dei centri selezionati dall’Istituto superiore di Sanità per una periodica ricerca delle varianti del coronavirus e che ha appunto caratterizzato quella indiana. Al momento la famiglia presenta sintomi lievi ed è seguita a domicilio. Avere seguito in modo molto scrupoloso le regole ha ridotto il rischio di un’ulteriore diffusione della variante indiana.
La variante indiana
Ad oggi non ci sono studi conclusivi che indichino il livello di trasmissibilità e letalità della variante indiana, ma come quella inglese, è presumibile che abbia una capacità di diffusione elevata. La situazione in India è drammatica, ma non a causa della variante. Secondo gli esperti, il motivo è che, nel momento in cui i contagi sono temporaneamente calati, il virus è stato lasciato libero di correre, togliendo tutte le restrizioni.