Anticorpi monoclonali, presto un’arma in più contro il Covid
Una buona notizia sembra aggiungersi a quella già ottima che riguarda il vaccino per il Covid, a quanto pare entro marzo sarà disponibile un anticorpo monoclonale che potrà difenderci dall’attacco del virus. L’annuncio è arrivato da Rino Rappuoli, direttore scientifico di Gsk Vaccines e coordinatore del progetto di ricerca sugli anticorpi monoclonali. «Per ora tutte le cose stanno andando secondo queste tempistiche», ha detto Rappuoli che ha anche invitato alla cautela perché «stiamo facendo ricerca e sviluppo, ed in questo settore bisogna sempre sapere che i fallimenti e i ritardi sono sempre possibili ma cerchiamo di evitarli».
TERRA ARIA
Per capire cosa sono e come funzionano gli anticorpi monoclonali si può guardare alla terapia somministrata a Donald Trump per la gestione della sua positività al coronavirus. Per Ilaria Capua, direttrice dell’One Health Center dell’università della Florida, ospite su Radio Uno a “Un giorno da pecora” un anticorpo monoclonale è come un «missile terra-aria. Blocca il virus quando sta entrando nel sangue e quindi non riesce a provocare malattia», aggiungendo che la presidente è stata data una dose sostanziosa. Intanto, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso l’autorizzazione all’uso di emergenza (EUA) per bamlanivimab, un’anticorpo neutralizzante di Eli Lilly and Company (NYSE: LLY). Bamlanivimab è autorizzato per il trattamento del Covid-19 da lieve a moderato negli adulti e nei pazienti pediatrici di età pari o superiore a 12 anni con un test Covid-19 positivo, che sono ad alto rischio di progredire verso forme gravi. L’anticorpo deve essere somministrato il prima possibile dopo un test Covid-19 positivo ed entro 10 giorni dall’insorgenza dei sintomi. L’autorizzazione consente la distribuzione e l’uso di emergenza per questo anticorpo, che viene somministrato tramite una singola infusione endovenosa. Insomma, anche se è troppo presto per esultare è evidente che già molte armi in più ci permettono di affrontare il Covid, con la speranza che presto questa pandemia possa essere del tutto spenta.