Infotrans.it è online, primo portale istituzionale UE per le persone transgender
Il primo portale dedicato alle persone transgender (www.Infotrans.it) è online da ieri. Il progetto nasce da una collaborazione tra il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – Presidenza del Consiglio dei Ministri (UNAR). L’obiettivo è fornire alla popolazione informazioni indipendenti, certificate e aggiornate in questo campo e favorire una piena inclusione sociale delle persone transgender. “Con questo nuovo portale è stato fatto un lavoro importante – dichiara il Presidente dell’ISS Silvio Brusaferro – perché è stato possibile sistematizzare e mettere a disposizione in un modo accessibile e fruibile una mole importante di informazioni basate su evidenze scientifiche utili per orientare anche le scelte di salute di questa fascia di cittadini”.
“Sono grato all’Istituto Superiore di Sanità e alle associazioni che hanno collaborato per aver realizzato un Portale – dichiara il Direttore Generale dell’UNAR Triantafillos Loukarelis – che rappresenta un’esperienza unica in Europa, una buona pratica che sono certo altri Paesi, anche più avanti di noi in tema di diritti LGBTI, vorranno realizzare basandosi sul nostro esempio. È la dimostrazione che quando istituzioni dello Stato come le nostre collaborano tra di loro coinvolgendo l’esperienza del Terzo Settore, sono in grado di fare la differenza, contribuendo al miglioramento di migliaia di vite che rischiano altrimenti di essere marginalizzate. Pochi giorni fa l’Organizzazione europea ILGA Europe ha pubblicato la Rainbow map che vede l’Italia al 35° posto su 49 Paesi sul rispetto dei diritti umani riconosciuti alle persone LGBTI. Un posizionamento indegno per un Paese come il nostro. Per questo è urgente che il Parlamento approvi presto una legge contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia e che si moltiplichino nel nostro Paese iniziative importanti come quella che presentiamo oggi” – conclude Loukarelis.
“I dati della letteratura internazionale suggeriscono una numerosità della popolazione transgender adulta nel mondo compresa tra lo 0,5 e l’1,2%; estrapolando questi dati alla popolazione italiana si arriva ad una stima di circa 500.000 persone transgender – dichiara la responsabile scientifica del progetto Marina Pierdominici – Secondo le ricerche più recenti, le persone transgender in Italia, così come nella maggior parte del mondo, incontrano numerosi ostacoli nell’accesso all’assistenza sanitaria e a risorse considerate determinanti nel settore sanitario come l’istruzione, l’occupazione, l’alloggio con conseguenze allarmanti per la loro salute. Ne consegue la necessità di politiche sanitarie maggiormente inclusive per questa fascia di popolazione. A loro, alle loro famiglie e più in generale a tutta la popolazione è dedicato il nuovo Portale Infotrans”.
Il nuovo portale istituzionale, il primo del genere, intende offrire una raccolta di tutti i punti di riferimento sul territorio che offrono servizi dedicati alle persone transgender, dalle Associazioni ai Centri clinici, ai Consultori e ai Punti di Ascolto. Attraverso la compilazione di una scheda appositamente predisposta le strutture hanno fornito informazioni riguardo: numeri e indirizzi utili, servizi offerti, composizione dei team multidisciplinari, eventuale costo dei servizi e tempi di attesa per la presa in carico.
Il sito contiene anche molte informazioni aggiornate riguardanti la prevenzione, la salute e il percorso di affermazione di genere (il supporto psicologico, il trattamento ormonale e chirurgico), la tutela dell’identità di genere, il diritto al cambio dei documenti e le norme da conoscere prima di affrontare eventuali interventi chirurgici di affermazione di genere oltre ai principali falsi miti e “bufale” che circolano sul tema. Inoltre, il sito non contiene solo informazioni dedicate alle persone transgender, ma ha anche una sezione contenente buone pratiche dedicate agli operatori sanitari, ai datori di lavoro, ai sindacalisti, ai giornalisti e ad altre figure professionali. Quest’ultima sezione verrà ampliata in una seconda fase del progetto, con la realizzazione e diffusione di materiale multimediale.