Ernia iatale e sport, cosa dice l’esperta
L’ernia iatale è una condizione diffusa, solitamente diagnosticata con la gastroscopia. Si tratta dello spostamento di una porzione dello stomaco al di sopra della giunzione esofago-gastrica. La dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa di Humanitas, spiega che spesso, ma non sempre, si accompagna al reflusso gastroesofageo, per cui avere l’ernia non significa necessariamente soffrire di reflusso.
Le tipologie di ernia iatale
L’ernia iatale può essere di 3 tipi. La più frequente è quella “da scivolamento”, in cui lo stomaco risale nel torace, attraverso la giunzione esofago-gastrica (tipicamente si osserva nelle persone obese). Il secondo tipo, ernia paraesofagea o da rotolamento, è più rara ed è data dalla rotazione della parte superiore dello stomaco a livello del torace. Questo tipo di ernia, a differenza di quella da scivolamento, si può “strozzare” e causare ischemia ovvero mancanza di flusso sanguigno. Il terzo tipo si chiama “misto” e comprende un’ernia iatale che presenta le caratteristiche dei due tipi sopraelencati.
Ernia iatale, quali sport preferire
L’esperta consiglia l’attività motoria soprattutto per le persone che devono perdere peso. L’unico limite è dato dalle dimensioni dell’ernia e dal tipo di esercizi. “Non ci sono dei veri e propri divieti ma sicuramente gli sport in cui ci sia un aumento della pressione intra-addominale come sollevamento pesi e gli addominali tipo “crunch” possono peggiorare il reflusso e scatenare episodi di tachicardia o extrasistoli – conclude la gastroenterologa.