World Toilet Day, 1 su 4 non si lava le mani nel bagno dell’ufficio
Domani si celebra il World Toilet Day, una giornata internazionale nata per sensibilizzare la popolazione alla corretta igiene delle mani. La ricorrenza è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2001. Secondo una stima dell’Onu, oltre il 60% della popolazione mondiale non ha servizi igienici adeguati, 892 milioni di persone non hanno altra possibilità per i bisogni fisiologici che spazi aperti. Tuttavia cattive abitudini di igiene non sono solo un problema nei paesi in via di sviluppo, anche nelle realtà urbane è allarme.
I dati sull’igiene delle mani
Da una ricerca internazionale promossa da Initial, azienda nei servizi per l’igiene, emerge che l’84% dei lavoratori intervistati si lava le mani dopo aver utilizzato i servizi, ma il 37% dello stesso campione ammette di non lavarle quando è di fretta. Eppure il semplice gesto di lavarsi le mani può contribuire a salvare centinaia di migliaia di persone ogni anno. Oggi le persone trascorrono la maggior parte del tempo sul posto di lavoro e all’interno degli uffici. Il sondaggio ha rilevato che la pulizia delle mani viene effettuata raramente, rispetto alle volte in cui una persona utilizza i bagni pubblici, anche in ufficio.
In particolare:
- Il 33% degli intervistati usa uno smartphone in bagno sul luogo di lavoro
- Il 12% introduce cibo o bevande all’interno dell’area bagno
- Il 37% non si lava le mani se ha poco tempo a disposizione
L’84% degli impiegati afferma di lavarsi le mani dopo aver utilizzato il bagno, mentre una ulteriore ricerca Initial suggerisce che in realtà questa percentuale corrisponde solo alla metà. Inoltre il 32% delle persone a volte o sempre utilizza postazioni temporanee all’interno di open space e il 49% dichiara di mangiare mentre è alla scrivania: la potenziale diffusione di germi diventa elevata.
Uno degli intervistati del nostro sondaggio, ha dichiarato: “La cosa che infastidisce di più in ufficio circa l’utilizzo dei servizi igienici, sono le persone che non si lavano le mani dopo aver utilizzato il bagno. Devo provare ad uscire dalla toilette, senza toccare le maniglie delle porte, per evitare di contaminare le mani appena lavate e asciugate.”
In effetti, il 42% degli intervistati evita di stringere la mano a qualcuno che ha appena usato il bagno.
Diverse possono essere le cause che mettono le persone in condizioni di non lavarsi le mani: dalla mancanza di sapone o asciugamani (20%) alle code da evitare per il lavandino o l’asciugamani (14%), dalla presenza persistente di un cattivo odore (16%) alla presenza di lavandini sporchi ( 15%).
Lo studio ha dimostrato che il 61% delle persone, desidera strutture per bagni più puliti nella propria sede di lavoro.
La mancanza di strutture adeguate per il lavaggio delle mani o di programmi di sensibilizzazione aumenta il rischio per le persone in tutto il mondo di contrarre malattie, ma la scarsa igiene delle mani è anche la principale causa di malattie dell’ufficio.
La ricerca commissionata da People HR attraverso un sondaggio online di 2.002 adulti del Regno Unito all’inizio del 2019 ha rivelato che il 66% delle persone è costretto a lavorare con raffreddore e influenza. Negli Stati Uniti, la perdita di produttività correlata alla malattia costa alle imprese 530 miliardi di dollari all’anno, secondo un rapporto del 2018 dell’Integrated Benefits Institute (IBI).
Investimenti per migliorare l’igiene nei bagni e nelle zone comuni, non solo andranno a vantaggio di un’azienda introducendo un ambiente di lavoro più sano e più felice per il personale, ma potrebbero anche consentire alle aziende di perdere meno giorni per malattia e di conseguenza sperimentare un aumento della produttività.