Ocse richiama l’Italia: ridurre eccessiva prescrizione di antibiotici
L’Ocse ha lanciato un appello al nostro Paese affinché riduca “l’eccessiva prescrizione di antibiotici”. I numeri del rapporto ‘Health at a glance‘ diffuso oggi, parlano chiaro: “la prescrizione di antibiotici attraverso i servizi territoriali è la seconda più alta fra i paesi Ocse, contribuendo potenzialmente a tassi più elevati di resistenza antimicrobica”. L’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica ha dichiarato che serve “preparare il sistema sanitario per una popolazione in rapido invecchiamento”, anche in vista di possibili carenze future del personale sanitario. L’Italia è al quarto posto per aspettativa di vita (83 anni alla nascita), fra i paesi Ocse, nonostante la spesa sanitaria sia inferiore alla media. Pochi italiani muoiono prematuramente, con 143 decessi per 1000 persone per cause prevenibili, rispetto a una media Ocse di 208. Meno del 6% delle persone valuta la propria salute ‘non buona’, rispetto a una media Ocse dell’8,7%: è quanto emerge dall’ultimo rapporto ‘Health at a Glance’ pubblicato oggi a Parigi. “Gli italiani – prosegue l’organismo internazionale per lo sviluppo e la cooperazione economica – hanno generalmente stili di vita sani. Il consumo di alcol è basso, e l’Italia ha la percentuale più bassa di ‘bevitori dipendenti’ nei paesi Ocse. Anche la percentuale di adulti in sovrappeso o obesi è relativamente bassa (46%, rispetto alla media Ocse del 56%). Tuttavia, la percentuale di bambini in sovrappeso è la seconda più alta nei paesi Ocse”. Infine c’è il dato sul fumo: un adulto su cinque fuma quotidianamente.