Gioco, ISS: diritto fondamentale per i bimbi con disabilità
“Giocare tutti, nessuno escluso” è il titolo dell’iniziativa che l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza ha lanciato in occasione della Giornata Mondiale del Gioco che si celebra il 28 maggio. Un’iniziativa che promuove laboratori di gioco o di lettura ad alta voce per bambini e ragazzi con disabilità, insieme agli altri coetanei. Gli appuntamenti sono consultabili sul sito dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’adolescenza. L’ISS promuove le iniziative a conferma dell’importanza del gioco, soprattutto per i bambini e ragazzi con disabilità. Attraverso il gioco è possibile promuovere le interazioni tra pari e l’inclusione sociale. I momenti di gioco, se opportunamente adattati, sono occasioni informali finalizzate al piacere dello stare insieme ed al divertimento, che assecondano le relazioni tra bambini e ragazzi con e senza disabilità favorendo pari opportunità ricreative, educative e sociali. Il diritto al gioco per i bambini e ragazzi deve essere garantito non solo all’interno del sistema scolastico, ma anche durante il tempo libero attraverso il superamento di barriere architettoniche e culturali.
Il gioco è un diritto di tutti i bambini
Il gioco è stato riconosciuto come vero e proprio diritto dall’Organizzazione delle Nazioni Unite già nel 1989. L’evidenza scientifica mostra come il gioco promosso fin dalla primissima infanzia sia essenziale per lo sviluppo delle competenze sociali, emotive, cognitive, intellettuali, psicologiche e motorie del bambino con una ricaduta positiva sul futuro dell’individuo. Inoltre, il gioco promuove lo sviluppo della creatività, del pensiero astratto, del comportamento diretto ad aiutare gli altri, del linguaggio e dell’autoregolazione.
La lettura e la musica sono strumenti utili a favorire momenti ludici. Da diversi anni l’Associazione Culturale Pediatri, in collaborazione con l’Associazione Italiana Biblioteche ed il Centro per la Salute del Bambino, ha sviluppato il progetto Nati per Leggere, che promuove la lettura ad alta voce anche negli asili nidi e nelle scuole dell’infanzia di tutte le regioni italiane (per informazioni: http://www.natiperleggere.it/), ed il progetto Nati per La Musica, che ha lo scopo di formare operatori sanitari, culturali e socio-educativi e di promuovere l’esperienza musicale fin dalla primissima infanzia (per informazioni: http://www.natiperlamusica.org/). Per favorire l’accesso alla lettura anche ai bambini con disabilità, Nati per Leggere ha incluso tra i libri da proporre nella primissima infanzia anche libri tradotti in simboli e ha sollecitato l’editoria per ragazzi alla loro pubblicazione. Più di 70 biblioteche pubbliche italiane hanno attivato sezioni di libri in simboli.