Salvare gli occhi e la vista. Regole e accorgimenti da Osvi
Non basta fare controlli regolari per tutelare la salute degli occhi e scongiurare il rischio di malattie. Ci sono alcuni accorgimenti che andrebbero seguiti ogni giorno. A stilare una lista di raccomandazioni è stato l’Osservatorio per la Salute della Vista (Osvi).
Davanti al computer
Fissare a lungo lo schermo del computer può causare sintomi come: difficoltà a mettere a fuoco gli oggetti, soprattutto da vicino; riduzione della lacrimazione; difficoltà a usare lenti a contatto; secchezza e bruciore oculare. Per evitare o ridurre questi problemi è importante:
- scegliere un monitor di dimensioni comprese fra 17-21″. Infatti, più il monitor è piccolo più gli occhi devono sforzarsi.
- optare per un’illuminazione media, non troppo forte o troppo debole. Sistemare il monitor di fronte o perpendicolare alla fonte luminosa. Non mettere lo schermo fra sé e la finestra o la lampada, altrimenti gli occhi si devono adattare contemporaneamente alla luce della finestra sullo sfondo e a quella dello schermo in primo piano.
- posizionare il monitor a 50-70 cm di distanza dalla sedia e di fronte, in questo modo gli occhi non si affaticano.
- usare degli accorgimenti salva occhi, come le maschere di colore, che permettono di differenziare in modo chiaro ed evidente le caselle che vengono usate di più, in modo che appena si apre un documento l’informazione richiesta salta subito all’occhio.
- fare alcune pause e durante l’utilizzo del pc. La legge prevede una pausa di 10 minuti ogni due ore: basta semplicemente distogliere lo sguardo dal monitor e guardare altrove, per esempio occupando quel lasso di tempo per fare telefonate, discutere con i colleghi, andare in bagno.
La televisione
Anche guardare a lungo la televisione può affaticare la vista. Se possibile, è meglio optare per i modelli al plasma o LCD. Ad ogni modo, è sempre importante non guardare la tv al buio, per non affaticare l’occhio. La cosa migliore sarebbe posizionare una lampada dietro al divano, di fronte alla tv ma in maniera che non si rifletta nello schermo. Se possibile, bisognerebbe sedersi di fronte la televisione (ad una distanza di circa 2 m): in questo modo gli occhi non devono ruotare per seguire le immagini. Infine, sarebbe bene non superare una media di 2-3 ore di visione al giorno.
Alla luce del sole
I raggi ultra violetti, che fanno parte dello spettro solare, causano un affaticamento e alcuni danni a carico degli occhi. Inoltre, innescano una produzione eccessiva di radicali liberi, le molecole responsabili dell’invecchiamento di cellule e tessuti, anche di quelli dell’occhio. Il pericolo non è limitato solamente al sole, anche quando il cielo è velato o nuvoloso si verifica un irraggiamento diffuso e spesso più fastidioso. Anche la luce blu, che si trova nel campo del visibile, al confine con i raggi UV, è pericolosa: aumenta il rischio di degenerazione maculare. Occorre considerare poi che, oltre al pericolo di raggi solari, ne esiste un altro ancora più insidioso: quello della luce riflessa. Ci sono, infatti, alcune superfici che riflettono i raggi ultravioletti e la luce blu, mettendo a dura prova gli occhi. Per esempio, la sabbia riflette fino al 25% di raggi in più, il mare circa il 20% in più.
È fondamentale indossare sempre gli occhiali da sole quando si sta all’aperto. Anche i bambini piccoli vanno protetti. Inoltre il modello scelto deve avere il marchio CE e la certificazione (indici di qualità e sicurezza). Per capire se le lenti sono buone sì può adottare un piccolo trucco: farle ruotare davanti agli occhi. Se gli oggetti si distorcono significa che il prodotto è scarso. Se l’immagine resta ferma si sta facendo un buon acquisto. Non tutte le lenti sono uguali: ci sono quelle da città, quelli da guida, quelle per sciare, quelle per stare al mare e così via. Un buon compromesso è rappresentato dalle lenti foto-cromatiche. Si tratta di lenti in grado di adattare la funzione di protezione e il proprio colore in base alla quantità di UV ricevuti.
Attenzione ai filtri
Lo schermo contro Uv e luce blu non è dato dal colore, bensì dal potere filtrante dell’occhiale. La percentuale di potere filtrante viene indicata con un numero da zero a quattro su un bollino obbligatorio apposto sulla lente. Le lenti con potere filtrante pari a zero assorbono fino al 20% delle radiazioni e vanno bene quando il cielo è coperto. Quelle con filtro uguale a quattro assorbono fino al 97% della luce e sono ottime quando il sole è splendente sia al mare che in montagna. Bisogna, inoltre, considerare che chi ha occhi chiari (azzurri, verdi, grigi) assorbe una maggiore quantità di radiazioni luminose, quindi ha bisogno di lenti con un potere filtrante maggiore di chi ha gli occhi scuri (da 2 a 4).
A tavola
Anche per la vista è importante mangiare tutti i giorni frutta e verdura fresche: l’apporto vitaminico aiuta a prevenire malattie, come la degenerazione maculare senile. Sembra che il vecchio consiglio di mangiare molte carote per migliorare la vista al buio sia, in effetti, fondato. Le carote contengono, infatti, betacarotene, che viene trasformato dal corpo in vitamina A: nella retina un tipo di vitamina serve per la formazione dei pigmenti visivi (pigmenti particolarmente sensibili alla luce che hanno un ruolo importante nel meccanismo della vista). Meglio, invece, limitare i grassi saturi (carni grasse, burro, dolci): possono compromettere la circolazione anche a livello dell’occhio, diminuendo l’apporto di ossigeno e sostanze benefiche e predisponendo ad alcune malattie. Infine, è bene bere almeno 1 litro di acqua al giorno: rende più difficile la comparsa di corpi mobili vitreali (le cosiddette mosche volanti), che possono creare fastidi e disturbare la visione.
Consigli utili
- Non sfregare gli occhi: se le mani non sono pulite si rischia di trasportare nella zona microrganismi e sostanze irritanti.
- Attenzione al trucco: curare con attenzione l’igiene del bordo palpebrale, utilizzando prodotti specifici per togliere i residui di trucco. Infatti, se non eliminati accuratamente, essi possono favorire le irritazioni e alterare l’equilibrio dell’occhio.
- Umidificare gli ambienti: non abusare di condizionatori d’aria, che deumidificano eccessivamente e, durante l’inverno, assicurarsi che i caloriferi siano sempre muniti di contenitori d’acqua per l’umidificazione. In questo modo non si seccano troppo gli occhi.
- Non usare i colliri vaso-costrittivi, a base cioè di sostanze che restringono i vasi sanguigni: peggiorano la lubrificazione e la detersione degli occhi e facilitano la comparsa di infezioni e irritazioni.
- Non fumare: fumare regolarmente ostacola la naturale capacità dell’organismo di difendersi dei radicali liberi e modifica il flusso di sangue della coroide.
- Se si hanno gli occhi rossi non mettere i colliri senza aver prima consultato l’oculista, a meno che non si tratti di lacrime artificiali.
- Quando si legge, la luce dovrebbe provenire da dietro le spalle in modo che illumini la pagina senza dare fastidio agli occhi. La migliore fonte luminosa resta quella naturale.
- Periodicamente leggere chiudendo un occhio alla volta. Se si nota che con un occhio si vede peggio dell’altro o, soprattutto, se si osserva che le righe appaiono storte, allora meglio andare dall’oculista per una visita.
- Curare l’ipertensione e tenere sotto controllo i livelli di colesterolo, perché possono predisporre alla comparsa di malattia agli occhi.