Miopia e bambini: ogni ora all’aperto 2% in meno di rischio
Ogni ora di gioco o passeggio all’aperto vale un 2% in meno di rischio miopia per i bambini. Questo difetto di vista ha avuto un aumento dagli anni ’70. Alcuni medici si sono chiesti se i fattori ambientali e le abitudini più sedentarie dei bambini oggi, possano incidere sul rischio di patologie croniche future. A confermare questa ipotesi è il risultato dello studio effettuato dall’Erasmus Medical Center di Rotterdam, in Olanda.
Lo studio
I ricercatori hanno analizzato la scheda anamnestica e le abitudini quotidiane di quasi 6.000 bambini in età scolare, dei quali il 2% affetti da miopia. È emerso un rischio maggiore per i bambini che per diverse ragioni trascorrono un maggior numero di ore in casa, magari davanti alla televisione o al computer. Il legame tra le ore trascorse all’aperto e l’insorgenza di miopia è, quindi, inversamente proporzionale. Lo studio ha inoltre individuato altri fattori ricorrenti nei miopi, quali un più basso livello di vitamina D – notoriamente sintetizzata dall’organismo a seguito dell’esposizione ai raggi solari – e un maggiore indice di massa corporea. La vita sedentaria condotta in ambienti chiusi illuminati con luce artificiale e la scarsa possibilità di muoversi all’aria aperta, sono stati identificati come fattori di rischio nello sviluppo di patologie visive come la miopia.
Le ipotesi
Una possibile spiegazione scientifica – ancora in fase di verifica – potrebbe essere nel legame tra l’esposizione alla luce naturale e la corretta crescita dell’occhio. Sembra infatti che le cellule oculari crescano a velocità normale nel caso di una regolare vita all’aria aperta mentre aumenta nel caso di bambini più sedentari e che stanno meno all’aperto (almeno un paio d’ore al giorno). Una crescita troppo veloce – e questo è stato già verificato – porta a difetti di vista più frequenti. Un’altra ipotesi valida è legata al modo in cui l’occhio viene utilizzato all’aperto. Giocare all’esterno, infatti, prevede cambiamenti di prospettiva e concentrazione della vista verso oggetti lontani e/o in movimento.