Italia, bassa natalità mette a rischio popolazione
L’Italia detiene il primato per l’aspettativa di vita più alta in Europa. Nel mondo è seconda (dopo il Giappone), ma è anche tra i Paesi con la più bassa natalità. Un problema che riguarda altri 91 Paesi, fra cui Spagna, Portogallo, Norvegia, Cipro, Singapore e Sud Corea, con meno di due figli per donna. Al contrario, 104 Paesi tra cui Niger, Mali, Chad, e Sud Sudan compensano il gap, con una media di 7 figli per donna. In altre parole l’Italia risulta tra i Paesi in cui il numero di nati non è sufficiente a mantenere l’attuale popolazione secondo gli esperti. Il dato emerge dai dati del Global Burden of Disease (Gbd) 2017, appena pubblicati dalla rivista Lancet e frutto del lavoro di 3.676 collaboratori di 146 Paesi. In quasi 70 anni, dal 1950, il tasso di fertilità medio in tutto il mondo è progressivamente calato fino quasi a dimezzarsi, tanto che in quasi la metà dei paesi (91) il numero di figli non basta a garantire l’attuale numero di abitanti. Nell’altra metà (104) è invece in aumento. Nel complesso, quindi, la popolazione mondiale è quasi triplicata, passando da 2,6 miliardi di persone a 7,6 miliardi, rileva il rapporto.
Natalità nel mondo
Nel 1950 il numero medio di figli per donna era di 4,7, mentre nel 2017 è arrivato a 2,4, pur con grandi differenze tra un paese e l’altro. In particolare in molti paesi europei (come Spagna, Portogallo, Norvegia, Cipro), a Singapore, in Sud Corea, Australia e Usa, ogni donna ha meno di due figli. Si va dal picco massimo del Niger con ben 7,1 figli per donna, a quello minimo di Cipro di uno solo. Se si scende sotto la soglia di 2,1, la popolazione inizierà a ridursi. Si tratta di una situazione che non si è mai verificata prima d’ora.