Cani: olfatto potrebbe scovare tumore al polmone. Al via ricerca
I nostri amici a quattro zampe, grazie al loro olfatto, potrebbero fare una diagnosi precoce dei tumori. Al momento è solo un’ipotesi, ma grazie a un finanziamento del Consiglio per la ricerca sanitaria delle Università della Nuova Zelanda, l’Università di Waikato potrà testare questa teoria in un contesto clinico. Obiettivo dello studio è stabilire se, l’olfatto molto sviluppato dei cani, può identificare con precisione il cancro al polmone, usando campioni di alito e saliva dei pazienti malati. Con oltre 41mila nuovi diagnosticati in Italia nel 2016 e circa 33mila decessi, quello al polmone resta il tumore più diffuso e letale nel nostro Paese e nel mondo. Con l’arrivo dei nuovi farmaci immunoterapici le cose stanno cambiando, ma la diagnosi precoce resta il principale alleato contro la malattia.
“C’è una possibilità che questa ricerca possa identificare uno strumento prezioso per il rilevamento precoce della malattia”, spiega Kath McPherson, direttrice del Consiglio per la ricerca sanitaria. Molti studi precedenti hanno già evidenziato la capacità dei cani di identificare con precisione il cancro. Tuttavia, sono poche le ricerche che coinvolgono metodi utilizzabili in ambito clinico. Una diagnosi più tempestiva, invece, potrebbe ridurre la mortalità per le persone con cancro ai polmoni.
Sarà Tim Edwards, docente della Scuola di psicologia dell’ateneo neozelandese, a coordinare il lavoro. In passato ha lavorato per un’organizzazione umanitaria in Tanzania e ha studiato le capacità del rilevamento della tubercolosi da parte del ratto gigante africano. Questa specie, infatti, ha un olfatto sviluppato e, oltre a individuare pazienti affetti dalla patologia, viene coinvolta per le attività di pulizia dei campi dalle mine anti-uomo.