Malattia renale cronica, ecco cosa c’è da sapere
A Napoli è di scena la prevention race, la maratona della prevenzione, inserita nel più ampio contesto di iniziative di prevenzione realizzate sul lungomare liberato. Ancora una volta a centinaia correranno per trasmettere un segnale forte sulla necessità di prevenire le malattie e adottare stili di vita salutari. Uno dei temi affrontati, sui quali si spingerà molti sino a domenica, è la malattia renale cronica. Un nemico insidioso e poco conosciuto. La malattia, non molti lo sanno, è in costante aumento, e la Campania non fa eccezione.
Rischi per il cuore
Uno dei grandi problemi per i pazienti colpiti da malattia renale cronica è quello di essere esposti ad un alto rischio di malattia cardiovascolare, che poi è la principale causa (40-50%) di morbilità e mortalità. Per questo è necessario individuare ed eliminare i fattori di rischio della malattia cardiovascolare, quali l’ipertensione arteriosa, il diabete consente di prevenire le complicanze loro correlate, anche dopo l’inizio del trattamento dialitico.
Uno scenario in evoluzione
I progressi della medicina e i cambiamenti “sociodemografici” degli tempi hanno profondamente cambiato lo scenario dei bisogni assistenziali nei paesi occidentali. Le malattie croniche spesso coesistenti tra loro, colpiscono una popolazione sempre più anziana. Individuare precocemente, questa sindrome, sia tra i diabetici che gli ipertesi, è importante perché consentire di procrastinare il loro ingresso in dialisi, prevenendo, inoltre, l’insorgenza di complicanze, prima tra tutte quella del cuore.
Prevenzione
Fare prevenzione significa combattere al meglio la malattia e abbattere i costi, evitando ad esempio ricoveri in emergenza. Ecco perché è bene che i cittadini siano informati sulla possibilità di uno screening dei fattori di rischio della malattia cardiovascolare nei pazienti diabetici e ipertesi. E’ cruciale che lo screening venga assicurato sul territorio, sia perché spesso ci si trova al cospetto di pazienti anziani che non sono autonomi negli spostamenti, sia perché in questo modo si possono realizzare test di screening di facile esecuzione e costo sostenibile, quale l’impedenziometria.
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