Prevenzione al femminile, parte la campagna dell’Asl Napoli 1
Tremila lettere d’invito per altrettante donne napoletane. L’obiettivo? Fare prevenzione per le malattie oncologiche della mammella e dell’utero. L’iniziativa dell’Asl Napoli 1 Centro è di quelle che da un lato fa piacere, dall’altro fa discutere. Nei prossimi giorni dalla direzione dell’Azienda sanitaria più grande d’Europa partiranno tremila lettere d’invito per quelle che vengono definite «donne a rischio», vale a dire donne che (per età) hanno una più alta possibilità di sviluppare un tumore.
I dati
Sul portale dell’Airc viene spiegato che «ogni anno in Italia vengono diagnosticati 48mila nuovi casi: il tumore del seno è il più frequente nel sesso femminile. Grazie, però, ai continui progressi della medicina e agli screening per la diagnosi precoce, nonostante il continuo aumento dell’incidenza, di tumore del seno oggi si muore meno che in passato. Sono stati identificati molti fattori di rischio, alcuni modificabili, come gli stili di vita, altri invece no, come l’età (la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 40 anni) e fattori genetico-costituzionali. Tra gli stili di vita dannosi si possono citare, per esempio, un’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, il vizio del fumo e una vita particolarmente sedentaria. Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva che possono influenzare il rischio di tumore del seno: un periodo fertile breve (prima mestruazione tardiva e menopausa precoce) e una gravidanza in giovanissima età sono protettive, così come l’allattamento per oltre un anno».
Accesso semplificato
Le signore che riceveranno le lettere potranno accedere in maniera semplice, veloce e gratuita ad uno screening mammografico e controlli per il tumore della cervice uterina. Queste donne non dovranno portare l’impegnativa del medico, basterà la lettera della Asl. Ai fini dell’assenza dal lavoro, la visita sarà certificata, e quindi non ci saranno problemi anche con i datori più puntigliosi. Quanto alle visite, verranno svolte negli ambulatori della Asl Napoli 1 e in tutte quelle strutture (tra le quali il Pascale) che fanno parte della Rete Oncologica Campana.
Portata insufficiente
Se l’iniziativa degli screening gratuiti merita il plauso della cittadinanza, altrettanto non si può dire della modalità (o meglio della capacità ricettiva) messa in campo. I medici di famiglia fanno notare che al ritmo di tremila donne, numero che pare molto basso rispetto all’obiettivo finale che, volendo fare una stima approssimativa, per completare il percorso serviranno anni.
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