Charlie Gard, arriva la doppia cittadinanza. Ora nuovi test
La battaglia per la vita del piccolo Charlie Gard sta diventando sempre più una battaglia legale. La novità più recente è che il Parlamento americano ha concesso al bimbo la cittadinanza Usa, l’idea è che in questo modo il piccolo ricoverato all’ospedale londinese Great Ormond Street potrà essere curato nel Paese. Ma alle idee dovranno seguire i fatti, e la pratica non sembra essere semplice come la teoria. Da Londra pare abbiano già chiarito che portare il bimbo all’estero sarebbe una grave violazione della legge. Anche l’incontro di del team di specialisti stranieri guidati dal neurologo americano Michio Hirano della Columbia University non è servito a convincere i medici britannici, che restano convinti che «staccare la spina» sia l’opzione migliore.
Giorni di attesa
Secondo il Telegraph l’Alta Corte dovrebbe riprendere l’esame del caso venerdì e pronunciarsi definitivamente la prossima settimana. Nel frattempo, i genitori di Charlie – Connie Yates e Chris Gard – hanno pubblicato una foto in cui il piccolo, con gli occhi semiaperti, sembra guardare un giocattolo: l’immagine è stata scattata venerdì scorso e secondo i genitori proverebbe che Charlie non è cieco come sostengono i medici britannici. L’incontro è durato cinque ore e mezza e sia il Mail online sia il Sun hanno confermato che vi ha partecipato anche un inviato dell’ospedale Bambin Gesù. Questi e il dottor Hirano, sottolinea il Sun, hanno esaminato insieme una Tac del cervello del piccolo. Il dottor Hirano è ripartito per New York, scrive sempre il Mail, sottolineando che Charlie – secondo quanto ha reso noto la madre – sarà sottoposto adesso a nuovi test. Da parte sua il tabloid Sun scrive che il giudice Francis pronuncerà una decisione finale martedì prossimo.
Un nuovo test
Uno dei terreni più accidentati e per certi versi «oscuri» sui quali si muovono gli esperti è quello delle condizioni reali del piccolo. Per questo su Charlie Gard verranno effettuati dei test per verificare la funzionalità dei muscoli, che potrebbe essere stata compromessa dalla malattia rara di cui soffre. La notizia è arrivata da fonti dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, secondo cui il risultato di questo esame, che verrà condotto in questi giorni, è fondamentale per capire se al piccolo potrà essere applicato il protocollo sperimentale messo a punto dal team di ricercatori internazionali coordinati dall’istituto romano. La patologia di cui soffre Charlie colpisce i mitocondri, le «centrali energetiche» delle cellule, e proprio i muscoli sono una delle parti del corpo più colpite. L’esame verificherà se i danni subiti sono irreversibili, e in questo caso non ci sarà la possibilità di sperimentare la possibile terapia a base di desossinucleotidi. Sui dettagli della visita eseguita da parte dell’esperto del Bambino Gesù insieme ai colleghi promotori del protocollo l’ospedale mantiene il riserbo chiesto dalla Corte britannica, sottolineando come da parte dei medici del Great Hormond Hospital ci sia stata la massima collaborazione.
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