La noia fa bene: sviluppa la creatività. Lo dicono gli psicologi
Le scuole sono chiuse e le vacanze per i più piccoli sono iniziate. I bambini sono affidati alle cure di madri e padri che cercano in tutti i modi di tenerli occupati. Invece, le ricerche dimostrano che un po’ di noia per i bambini è utile e sana.
Tra campi estivi, gli scacchi, le lezioni di inglese o quelle di nuoto, i bambini finiscono per non avere più tempo libero, o meglio, finiscono per non annoiarsi più. Gli psicologi e gli esperti di sviluppo infantile, invece, mettono in guardia da troppa pianificazione. Il suggerimento per i genitori è di lasciar perdere le ansie e le troppe attenzioni e permettere ai propri figli di sentirsi liberi. Il rischio altrimenti è quello che non riescano mai a capire cosa gli interessa veramente.
Già nel 1993 lo psicoanalista Adam Phillips nel suo libro ‘Sul bacio, il solletico e la noia’ scriveva che la “capacità di annoiarsi permette al bambino di crescere” perché la noia dà la possibilità di contemplare la vita, di analizzarla piuttosto che corrervi attraverso senza soffermarsi a pensare a ciò che succede. Secondo lo psicologo quindi i bambini devono prendersi il proprio tempo per capire ciò che più piace e ciò che più interessa loro, e per fare questo la noia è fondamentale.
Lyn Fry, psicologa infantile di Londra, focalizzandosi sulla formazione da dare ai bambini, suggerisce quindi di sedersi con i propri figli e fare un elenco di tutto ciò che i bambini vorrebbero fare nel loro tempo libero: possono essere attività di base come una partita a carte, la lettura di un libro, un giro in bicicletta, oppure attività più impegnative come cucinare o imparare a fare fotografie. Se poi il bambino dovesse lamentarsi della noia il genitore gli ricorderà della lista, suggerendogli di scegliere una di quelle attività da fare, lasciandolo libero di compiere le proprie scelte.
“Si lascia loro la responsabilità”, ha detto Fly. “E se non vorranno fare nulla di quello che c’è sulla lista si annoieranno un po’. Non c’è nulla di male, non è un problema, non è tempo sprecato. La noia è il fattore trainante, è ciò che porta a motivare se stessi a fare le cose. È il modo migliore per rendere i bambini autosufficienti”.