Diabetologi in prima linea una risposta contro lo stress
«Con il coronavirus il diabetologo e tutti gli operatori sanitari delle diabetologie italiane si sono trovati ad affrontare un’emergenza senza precedenti, contro un nemico invisibile che ha colto tutti di sorpresa. L’impatto emozionale in questa situazione è stato sicuramente enorme». Mariano Agrusta, coordinatore del Gruppo Nazionale Psicologia e Diabete AMD non ha dubbi. «Molti diabetologi e molti infermieri sono stati “catapultati” in prima linea, per un doveroso rinforzo alle forze in campo, altri diabetologi ed altre figure professionali dei team diabetologici, in presenza o per via telematica, hanno controllato e controllano esami, rielaborano terapie, rassicurano dalle false notizie, rimanendo per i pazienti un punto di riferimento. Davanti ad uno scenario di stress e tensione, la maggior parte di essi ha risposto con grande tenacia, tirando fuori il meglio di sé, riuscendo a sostenere ritmi inimmaginabili in condizioni di normalità, con spirito di abnegazione, spendendo ogni energia in una posizione di attacco quale risposta allo stress. Questa reazione da stress, reazione di adattamento – aggiunge – ha un limite fisiologico dovuto alla natura stessa dell’uomo, che è non in grado di sostenere per un lungo periodo un adattamento a traumi persistenti e ad elevato impatto emotivo. Alla luce di questa visione è stato strutturato il progetto di sostegno psicologico per il team diabetologico InsideMeDiabete”. L’iniziativa è infatti nata per offrire un aiuto concreto agli operatori sanitari in diabetologia. Un servizio promosso da Novo Nordisk con il patrocinio della Società Italiana di Diabetologia e dell’Associazione Medici Diabetologi. Il servizio di consulenza psicologica (online all’indirizzo insidemediabete.it) serve in modo particolare ad aiutare diabetologi, infermieri, nutrizionisti, dietisti, psicologi, podologi, che tutti i giorni si prendono cura dei pazienti diabetici, a gestire lo stress, migliorare la gestione del disagio emotivo e ridurre il rischio di conseguenze psicologiche a lungo termine.
PRIMA LINEA
La situazione post-lockdown sta accentuando lo stress da overload del team diabetologico a causa del ritorno in ambulatorio dei pazienti diabetici, dopo mesi di isolamento. L’emergenza sanitaria ha portato alla sospensione di più di 580.000 visite diabetologiche, di cui 20.000 prime visite. Una situazione che produrrà un carico di lavoro del team di diabetologia che inevitabilmente finirà per minare il benessere psicologico degli operatori sanitari. La frustrazione di non riuscire a curare i propri pazienti in modo adeguato e di non offrire un servizio adatto è un’altra componente che alimenta la sindrome da burnout del personale medico.
IL BOARD
«I centri di diabetologia sono stati chiamati in poche settimane a cambiare il loro modo di lavorare -dice Francesco Purrello, presidente SID – creando un notevole disagio ai diabetologi costretti a interrompere la loro relazione diretta con i pazienti. Il servizio di consulenza psicologica sarà utile sia per capire la dimensione del problema sia per dare una risposta immediata e concreta a questo disagio». Il servizio è supervisionato e validato da un board costituito da Giuliano Caggiano, Psicologo e Responsabile del Servizio, Mariano Agrusta, Liliana Indelicato, Coordinatrice del gruppo di lavoro Psicologia e Diabete SID e Mara Lastretti, Consulente Gruppo di Psicologia e Diabete AMD. Attraverso la piattaforma gli operatori sanitari interessati potranno prenotare la consulenza che prevede da 1 a 8 incontri virtuali. Da remoto lo psicologo effettuerà un primo incontro conoscitivo per valutare e concordare il piano di intervento successivo.