Oropouche è un virus poco conosciuto, diagnosticato di recente a Milano in pazienti provenienti dal Sud America. Il virus è presente soprattutto in Brasile e a Cuba e si trasmette all’uomo attraverso le punture di moscerini o zanzare. Finora in Italia i casi diagnosticati sono stati quattro. L’infezione provoca febbre alta, dolori articolari e muscolari, rash cutaneo.
Vettore del virus Oropouche
Il principale vettore del virus Oropouche è la zanzara Culicoides paraensis. Questa zanzara è attualmente presente solo in Sud e Centro America. In Europa non è presente e a oggi non ci sono prove di trasmissione del virus Oropouche da uomo a uomo. Tuttavia gli specialisti sottolineano l’importanza di monitorare la diffusione del virus. Nonostante non ci siano rischi nel nostro Paese, è importante non sottovalutare i sintomi e i dati epidemiologici e rivolgersi ai laboratori di riferimento.
Allarme in Sud America
In Sud America, il virus Oropouche sta allarmando scienziati ed esperti di salute pubblica. Il Brasile ha segnalato quest’anno 5530 casi. Anche Bolivia, Colombia e Perù hanno registrato un aumento. Cuba ha segnalato i suoi primi casi a maggio. Il virus potrebbe causare una grande epidemia in America Latina. La regione ha già combattuto le epidemie di Zika e chikungunya e ora affronta una delle peggiori epidemie di dengue.
Sintomi e gravi complicazioni
La maggior parte dei casi di infezione da Oropouche sono lievi. I sintomi includono mal di testa, dolori muscolari, nausea ed eruzioni cutanee. Tuttavia, il virus può causare infiammazioni cerebrali e problemi neurologici, come vertigini e letargia. Anche una lieve epidemia potrebbe sovraccaricare i sistemi sanitari del continente.
Storia e diffusione del virus
Il virus Oropouche è stato identificato per la prima volta nel 1955 a Trinidad e Tobago. Nel 1960 è apparso in un campione di sangue di un bradipo malato durante la costruzione dell’autostrada Belém-Brasilia. Da allora, ci sono stati circa 30 focolai in America Latina, soprattutto nel bacino amazzonico. Nella foresta, il virus circola tra primati, bradipi e uccelli. In contesti urbani, la trasmissione all’uomo avviene tramite la zanzara Culicoides paraensis.
Diagnosi e sintomi simili
I sintomi di Oropouche assomigliano a quelli di dengue, Zika e altre malattie. Un’infezione può essere confermata solo tramite test anticorpali. Questo rende difficile diagnosticare e quantificare con precisione i casi di Oropouche.
Deforestazione tra le cause della diffusione
La deforestazione è una causa della diffusione del virus. La distruzione degli habitat naturali spinge i vettori del virus a nutrirsi di persone invece che di animali. A Manaus, i primi casi dell’epidemia attuale sono stati rilevati vicino ad aree recentemente disboscate. Le immagini satellitari confermano il collegamento tra deforestazione e diffusione del virus.
Impatto del cambiamento climatico
Il cambiamento climatico gioca un ruolo nella diffusione del virus. Temperature più alte accelerano la maturazione dei moscerini. Piogge e inondazioni aumentano l’acqua stagnante dove gli insetti possono riprodursi. Questo crea condizioni ideali per la diffusione del virus Oropouche.
Controllare il vettore
Controllare la zanzara Culicoides paraensis è una sfida. I moscerini passano facilmente attraverso le zanzariere e i comuni repellenti per insetti potrebbero non funzionare. La mancanza di studi specifici rende difficile sviluppare strategie efficaci di controllo.
Rischio di diffusione
È difficile prevedere quanto il virus potrebbe diffondersi. Culicoides paraensis è presente dagli Stati Uniti al nord dell’Argentina, ma non tutti i luoghi hanno le condizioni giuste per la diffusione del virus. Un modello del 2023 suggerisce che fino a 5 milioni di persone nelle Americhe sono a rischio. Tuttavia, il numero potrebbe essere sottostimato. Il modello non ha previsto l’espansione della malattia nelle grandi città come Rio de Janeiro. Inoltre, non ha tenuto conto della futura deforestazione e del cambiamento climatico.
Possibili vettori alternativi ed evoluzione del virus
La zanzara domestica comune (Culex quinquefasciatus) potrebbe trasmettere il virus Oropouche. Alcuni studi suggeriscono che anche altri insetti potrebbero essere vettori del virus. Questo complica ulteriormente la previsione e il controllo della diffusione del virus.
Gli scienziati temono che il virus possa subire cambiamenti genetici. Il virus Oropouche ha tre segmenti di RNA. Quando due ceppi diversi infettano la stessa cellula, possono scambiarsi segmenti, creando nuove combinazioni genetiche. Questo potrebbe rendere il virus più pericoloso.