Perché spostarsi in bicicletta è una buona idea. Parla l’esperto
Andare in bicicletta fa bene. Lo confermano evidenze scientifiche. Utilizzare la bicicletta sia come mezzo di trasporto, sia come allenamento, dà benefici all’organismo e previene varie patologie, tra cui quelle cardiovascolari.
Pedalare è un’attività alla portata di tutti ed è praticabile a qualsiasi età. Consente di mantenere una buona forma fisica, è sicura e contribuisce all’equilibrio psicologico, grazie alla produzione delle endorfine che consegue al suo utilizzo.
Andare in bicicletta fa bene al cuore
“L’attività respiratoria e aerobica richiesta dalla bicicletta provoca, se praticata con costanza, un moderato aumento degli spazi cavitari e dell’ipertrofia delle pareti del cuore, migliorando così la resistenza alla fatica e la capacità respiratoria”. A svelare i meccanismi è il dottor Michele Lagioia, Direttore Medico Sanitario di Humanitas. I benefici al sistema cardiovascolare non finiscono qui. “Andare in bicicletta infatti contribuisce alla diminuzione della pressione arteriosa diastolica, aumenta l’elasticità delle pareti delle vene e incrementa la circolazione del sangue negli arti inferiori, prevenendone il gonfiore e il conseguente affaticamento di circolo”.
Aiuta la forma fisica
“Pedalare aiuta a bruciare grassi e calorie (circa 600 kcal in un’ora di pedalata sostenuta), aiutando così a diminuire l’adipe e migliorare il metabolismo tenendo sotto controllo i livelli di colesterolo, glicemia e trigliceridi. In questo modo risulta attenuato il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari come infarto e ictus. La bicicletta – grazie alla possibilità di variare in modo ampio e preciso lo sforzo – è anche consigliata, in alcuni casi, a pazienti che si stanno rimettendo da interventi all’apparato cardiaco, ovviamente a intensità ridotta e sotto stretto controllo medico”, sottolinea lo specialista.
Benefici per muscoli, articolazioni e ossa
La bicicletta protegge le cartilagini di anche, ginocchia e caviglie. Grazie al movimento rotatorio della pedalata, ci si allena senza sovraccaricare le articolazioni. Inoltre, la posizione stessa che si assume quando si pedala, protegge anche la colonna vertebrale, perché il peso viene scaricato attraverso la bicicletta su manubrio e sellino.
I muscoli che vengono maggiormente tonificati con il ciclismo, più o meno intenso, sono quelli di polpacci, cosce e glutei, mentre quelli di braccia, torso e parte bassa della schiena vengono comunque sollecitati. La pedalata in piedi aiuta a rinforzare gli addominali.
Dagli spostamenti in città all’allenamento
Usare la bicicletta per spostarsi in città fa bene anche all’ambiente. Inoltre consente di sfruttare il tempo dello spostamento per fare attività fisica e passare più tempo all’aria aperta e godere della luce del sole.” Tuttavia – spiega l’esperto –se spostamenti di pochi chilometri possono rivelarsi un’attività benefica utile a contrastare la sedentarietà, mettere in moto l’organismo e controllare il peso (se la pratica è costante e in combinazione con una dieta sana e uno stile di vita equilibrato), non si possono comunque considerare un vero e proprio allenamento.
Per poter parlare di allenamento, infatti, bisogna sollecitare il corpo con una pedalata impegnata e una percorrenza lunga, di circa 45-60 minuti giornalieri (o più, a seconda del livello di allenamento)”.
A chi è sconsigliata la bicicletta
“Ci sono delle circostanze in cui è opportuno prestare un’attenzione maggiore –spiega l’esperto – in caso di infezioni all’apparato urinario, malattie infiammatorie acute e croniche dei genitali, o emorroidi.
Inoltre chi non è sufficientemente allenato potrebbe andare incontro a sollecitazioni eccessive, è un problema che può riguardare chi soffre di patologie cardiovascolari (che, come abbiamo detto, deve allenarsi sotto stretto controllo medico), ma anche chi è interessato da ernia del disco e lombosciatalgie dovrebbe risolvere il problema prima di riprendere l’attività cicloturistica. In particolare, la colonna lombare e il nervo sciatico possono entrare in sofferenza in caso di carico mal distribuito o posizioni sbagliate.
Il consiglio è dosare le energie in base alla propria forma fisica ed evitare i sovraccarichi, anche utilizzando un buon cardiofrequenzimetro. Una bicicletta adeguata al percorso che si deve effettuare è sicuramente il primo passo per evitare sforzi eccessivi”, conclude lo specialista.