Solitudine aumenta il rischio di malattie, scoperto legame con 5 proteine
La solitudine e l’isolamento sociale non sono solo condizioni psicologiche, ma hanno un impatto diretto sul corpo. Lo spiega Barbara Jacquelyn Sahakian, professoressa dell’Università di Cambridge, in un intervento su The Conversation. Insieme al suo team di ricerca, ha analizzato il legame tra la solitudine, l’isolamento sociale e alcune proteine presenti nel plasma umano, arrivando a scoperte che gettano luce sui processi biologici alla base di questo fenomeno.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa il 25% degli anziani soffre di isolamento sociale, mentre tra il 5% e il 15% degli adolescenti si sente solo. Numeri che sottolineano l’importanza della prevenzione, alla luce dei dati scientifici emersi dalla ricerca.
La scoperta: cinque proteine legate alla solitudine
Lo studio, condotto dalle Università di Cambridge e Fudan e pubblicato su Nature Human Behaviour, ha analizzato 42.062 partecipanti al progetto UK Biobank, concentrandosi su 2.920 proteine plasmatiche.
I ricercatori hanno scoperto che cinque proteine — GFRA1, ADM, FABP4, TNFRSF10A e ASGR1 — sono strettamente collegate alla solitudine e all’isolamento sociale. Queste proteine sono coinvolte in processi fondamentali come l’infiammazione e le risposte immunitarie e antivirali.
I risultati hanno mostrato che le persone che si sentono sole hanno livelli più elevati di queste proteine rispetto a chi non riporta sensazioni di solitudine. La ricerca evidenzia che la solitudine può scatenare cambiamenti biologici, aumentando il rischio di malattie gravi.
Solitudine ed effetti sulla salute
Seguendo i partecipanti per un periodo di 14 anni, il team di Sahakian ha scoperto che oltre la metà delle proteine associate alla solitudine è legata a patologie come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ictus e mortalità prematura.
La ricerca suggerisce che mantenere legami sociali forti potrebbe ridurre i livelli di queste proteine e migliorare la salute generale. Tuttavia, le proteine rappresentano solo una parte del quadro: altri fattori, come lo stress sociale, contribuiscono al legame tra isolamento e malattia.
Come combattere gli effetti dell’isolamento sociale
Barbara Jacquelyn Sahakian sottolinea che le interazioni sociali sono essenziali per mitigare gli effetti della solitudine. Partecipare ad attività di gruppo, come lo sport o il volontariato, può favorire la connessione e ridurre il rischio di problemi di salute.
La tecnologia offre nuove modalità per restare in contatto, ma spesso favorisce legami superficiali. Studi precedenti hanno dimostrato che le interazioni faccia a faccia, che includono comunicazione non verbale, creano connessioni più profonde rispetto a quelle mediate da dispositivi digitali.
Il ruolo dei legami sociali nella salute
Oltre a migliorare la salute mentale, le relazioni sociali hanno effetti diretti sul corpo. I legami profondi riducono lo stress, abbassano la pressione sanguigna e rafforzano il sistema immunitario. Favoriscono inoltre la salute cognitiva e la resilienza emotiva, con benefici duraturi per il benessere individuale e collettivo.
Secondo lo studio, investire nel rafforzamento delle connessioni sociali potrebbe non solo migliorare la qualità della vita, ma anche ridurre i costi associati alle malattie croniche.