Anziani: tutti i miti da sfatare sui vaccini
La salute dell’anziano segue regole diverse da quelle del bambino e dell’adulto, e questo vale anche quando si parla di vaccinazioni. Dal 23 al 29 aprile, l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), ha promosso la settimana europea dell’immunizzazione. HappyAgeing – l’Alleanza Italiana per l’invecchiamento attivo fa chiarezza, rispondendo alle domande più frequenti con l’obiettivo di combattere la disinformazione e rendere tutti più consapevoli.
Quali sono le malattie infettive più frequenti negli anziani?
Le persone anziane hanno un sistema immunitario meno efficiente che rende l’organismo meno reattivo e quindi più suscettibile alle malattie infettive, quali le polmoniti ma anche le meningiti e le meningo-encefaliti o la sepsi, inoltre spesso possono essere presenti una o più malattie croniche che rendono più alta la possibilità di avere complicanze gravi. Altra malattia infettiva frequente dell’anziano è l’herpes zoster, conosciuto come “Fuoco di Sant’Antonio “. Tutte queste patologie possono essere prevenute con le vaccinazioni, che contribuiscono ad aumentare le aspettative e la qualità di vita. Tuttavia, in Italia si vaccina soltanto il 52% per cento degli anziani contro l’influenza, anche se i dati mostrano un leggero aumento rispetto alla stagione precedente. Inoltre è ancora scarsa la conoscenza di questa opportunità di prevenzione.
Quali sono i vaccini raccomandati per gli anziani?
Molte vaccinazioni sono fondamentali per la prevenzione delle malattie infettive nella popolazione anziana. Al momento, in Europa e in Italia sono raccomandati i seguenti vaccini per la popolazione adulta di età pari o superiore ai 65 anni:
• Influenza: è una delle patologie più comuni, ma anche una delle più pericolose. Nei paesi UE/EEA si registrano 38.500 decessi ogni anno di cui il 90% nella popolazione adulta legati alle complicanze dell’influenza. Il vaccino è raccomandato ogni anno negli adulti con patologie croniche e nei soggetti di età pari o superiore ai 65 anni per ridurre complicanze, ospedalizzazioni e morti dovute a tale infezione. Il vaccino deve essere somministrato ogni anno (periodo ottobre-dicembre).
• Malattie da pneumococco: Lo pneumococco è un batterio patogeno molto comune per l’uomo può provocare diverse malattie talvolta mortali: infatti, ogni anno nel mondo lo pneumococco provoca circa 1,6 milioni di morti. Questo tipo di patologie sono prevenibili con un vaccino coniugato 13valente che, oltre ad essere molto efficace, ha la caratteristica che deve essere fatto solo una volta nella vita e protegge da queste malattie per sempre. È raccomandato ai bambini nel primo anno di vita, gli adulti dai 65 anni in su e le persone a maggior rischio per patologie croniche o alterazioni del sistema immunitario. Riguardo questo vaccino è importante considerare che può essere offerto simultaneamente alla vaccinazione antiinfluenzale, ma può pure essere somministrato indipendentemente e in qualsiasi stagione dell’anno.
• Zoster: la vaccinazione contro l’Herpes zoster è in grado di ridurre significativamente l’incidenza dei casi di malattia e della nevralgia post-erpetica, che è una delle complicanze più frequenti e debilitanti della malattia. Vengono registrati più di 1.7 milioni di nuovi casi ogni anno in Europa in tutte le fasce di età ma con un incidenza che aumenta all’aumentare dell’età. L’unico strumento di prevenzione contro l’herpes zoster è il vaccino e per il quale non è raccomandata una dose di richiamo.
Cosa cambia per gli anziani con i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)?
Il Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019 (PNPV), approvato in Conferenza Stato-Regioni il 19 gennaio 2017 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 febbraio 2017, costituisce il documento di riferimento in cui si riconosce, come priorità di sanità pubblica, la riduzione o l’eliminazione del carico delle malattie infettive prevenibili da vaccino, attraverso l’individuazione di strategie efficaci e omogenee da implementare sull’intero territorio nazionale. I nuovi Lea prevedono che dal 2017 il vaccino pneumococcico sia raccomandato e gratuito in tutte le regioni per tutti coloro che hanno 65 anni o per chi ha una malattia cronica come ad esempio patologie polmonari croniche, malattie cardiovascolari o il diabete. Da quest’anno è raccomandato e disponibile gratuitamente anche il vaccino contro l’herpes zoster, comunemente detto Fuoco di Sant’Antonio. Soprattutto nella popolazione adulta e anziana è importante che tutti abbiano la consapevolezza del rischio di queste malattie e che tutti possano usufruire del proprio diritto a essere vaccinati. La vera sfida per le vaccinazioni è farlo sapere ai cittadini, attivando strategie vaccinali, di comunicazione pubblica e di promozione della salute al fine di assicurare a tutti l’esercizio democratico del diritto alla salute.