Vaccino, l’Italia tra polemiche infuocate e dubbi
Vaccino in arrivo per milioni di Italiani, almeno questa è previsione degli esperti. Per dirla con le parole del ministro della Salute Roberto Speranza: «Ci sarà una campagna di vaccinazione anti-Covid nel Paese che probabilmente sarà senza precedenti e che richiederà un impegno straordinario di tutte le energie in campo». La domanda che molti si pongono riguarda però la volontà degli italiani di rispondere a questa chiamata.
POLEMICHE
I dubbi non riguardano solo le posizioni dei soliti no-vax o no-mask. A far parlare, e discutere animatamente, sono state infatti anche e soprattutto le posizioni degli esperti. In particolare le parole del virologo Andrea Crisanti a Focus Live. Normalmente ci vogliono dai 5 agli 8 anni per produrre un vaccino. Per questo, senza dati a disposizione, io non farei il primo che dovesse arrivare a gennaio. Perché vorrei essere sicuro che sia stato opportunamente testato e che soddisfi tutti i criteri di sicurezza ed efficacia. Ne ho diritto come cittadino e non sono disposto ad accettare scorciatoie». Parole che poi il virologo a definito come «una risposta provocatoria ad una domanda provocatoria», aggiungendo che sarà il primo a vaccinarsi quando il vaccino sarà approvato dagli organi regolatori.
EFFICACIA
Intanto, il vaccino Oxford-Astrazeneca-Irbm ha un efficacia media dichiarata del 70%. Due differenti tipologie di dosaggio, spiega AstraZeneca, hanno dimostrato efficacia, con un regime migliore rispetto all’altro. Nessuna ospedalizzazione o caso severo di Covid-19 è stato registrato tra i partecipanti alla sperimentazione del vaccino AZD1222. I dati sono relativi alla sperimentazione in corso in Gran Bretagna e Brasile e dimostrano che il vaccino è «altamente efficace nel prevenire Covid-19». In questa analisi sono stati considerati 131 casi di Covid-19. Il regime con una dose di vaccino ha mostrato una efficacia pari al 90%: in questo caso il vaccino è stato somministrato con mezza dose, seguito da una dose piena almeno ad un mese di distanza. Il secondo regime seguito ha mostrato una efficacia pari al 62%: in questo caso sono state somministrate due dosi piene a distanza di un mese. L’analisi combinata dei due regimi ha dato una efficacia media del vaccino pari al 70%. Saranno effettuate ulteriori analisi per stabilire la durata della protezione.