Papa Francesco a casa dopo 38 giorni: dalla polmonite alle dimissioni e la convalescenza
Papa Francesco ha lasciato il Policlinico Gemelli, dove era ricoverato dal 14 febbraio, facendo ritorno a Casa Santa Marta. La degenza, durata 38 giorni, è stata segnata da una polmonite bilaterale che ha richiesto un lungo ricovero e cure complesse. Ora i medici hanno prescritto al Papa due mesi di riposo nella sua stanza, la 201, che sarà il luogo dove continuare la riabilitazione. Significa che in questo periodo di convalescenza dovrà evitare il più possibile impegni, viaggi e sforzi. In molti, però, si domandano se Papa Francesco riuscirà davvero a rinunciare agli impegni.
Il quadro clinico di Papa Francesco
Il quadro clinico del Santo Padre si è rivelato complesso fin dall’inizio, per via dell’infezione polimicrobica data da batteri, virus e funghi. Gli esami diagnostici, inclusa una TAC toracica, avevano poi evidenziato una polmonite bilaterale, ovvero un’infiammazione di entrambi i polmoni, a cui sono seguite varie crisi respiratorie. Una condizione delicata, soprattutto per l’età avanzata e l’immunodepressione. Nelle ultime due settimane di degenza, il quadro clinico si è finalmente stabilizzato, permettendo così le dimissioni, come ha spiegato l’équipe del Policlinico Gemelli.
La polmonite bilaterale, condizione critica soprattutto in età avanzata
La polmonite bilaterale è una patologia che comporta l’infiammazione del tessuto polmonare di entrambi i polmoni. Può essere causata da diversi agenti patogeni, tra cui batteri, virus e funghi. La gravità della condizione può variare a seconda dell’età del paziente e delle sue condizioni di salute preesistenti. Nel caso di Papa Francesco, l’infezione polimicrobica, l’età avanzata e la presenza di altre patologie hanno reso il quadro più complesso. Il rischio più temuto era che l’infezione evolvesse in sepsi, ossia che i germi passassero nel sangue (diventando setticemia) e subentrasse un danno agli organi. Ogni anno 49 milioni di persone nel mondo incontrano questa complicanza. In Italia i certificati di morte per sepsi sono aumentati negli anni, anche a causa dell’antibiotico-resistenza.
Il ritorno a Santa Marta e le prospettive future
Dopo le dimissioni, Papa Francesco ha fatto ritorno a Casa Santa Marta, accolto dalla folla, dove proseguirà la convalescenza. I medici hanno raccomandato un periodo di riposo e riabilitazione, per evitare ricadute e garantire un pieno recupero. Il Pontefice ha espresso gratitudine per le preghiere ricevute e per la professionalità del personale medico e infermieristico del Policlinico Gemelli.
La gratitudine del Policlinico Gemelli
Il Policlinico Gemelli ha espresso gratitudine per la testimonianza di umanità offerta da Papa Francesco durante la degenza. La struttura sanitaria ha sottolineato come molti pazienti si siano rispecchiati nella sofferenza del Pontefice, che ha scelto di condividerla pubblicamente.