Una app per chi ha disabilità di linguaggio.
Esistono già da tempo i comandi vocali per gestire un’intera casa da remoto. Tuttavia questi sistemi avevano un limite: non riuscivano a riconoscere la voce di una persona con problemi di linguaggio. Da qui è nata un’applicazione. L’invenzione è di Davide Mulfari, ingegnere informatico messinese affetto da una disartria, dovuta a una tetraparesi spastica. Per lui come per altre persone che hanno problemi nell’articolazione delle parole, usare le più comuni app con comando vocale era quasi impossibile. Così ha dato vita a CapisciAMe. Questa applicazione consente a tutti di controllare la domotica e di far recepire i messaggi vocali agli assistenti virtuali installati in casa.
CapisciAMe: l’app per tutti (nessuno escluso)
Il futuro
L’invenzione pochi giorni fa è stata la terza idea più votata al contest Millions Of Reasons. Si tratta di un concorso annuale promosso a livello mondiale dal Word Cerebral Parsly Day. L’evento è aperto alle idee creative che abbiano un impatto sulla vita di chi soffre di paralisi cerebrali, idee nate da esperienze dirette di vita vissuta. Proprio grazie a questa partecipazione – spiega Mulfari – “sono riuscito ad aumentare la visibilità internazionale di CapisciAMe e a stabilire contatti scientifici prima impensabili”. I risultati della ricerca sono stati pubblicati anche su riviste scientifiche. Il progetto finora ha potuto contare quasi esclusivamente sulle risorse informatiche di proprietà di Mulfari, ma l’ingegnere informatico messinese si augura di poter usufruire presto di mezzi tecnologici più adeguati.