Quello per il cioccolato è un amore genetico
I latini erano soliti dire «nomen omen», che tradotto letteralmente suona come «il nome è un presagio». In altre parole nel nostro nome sarebbero già scritte alcune caratteristiche della nostra personalità. Oggi una ricerca spagnola sembra dire qualcosa di simile, che potrebbe risollevare la coscienza di centinaia di migliaia di fan del cioccolato. A quanto pare, infatti, l’irresistibile attrazione per il cioccolato (ma anche altri cibi non esattamente salutari) sarebbe letteralmente scritta in alcuni geni. Lo studio, presentato al meeting della American Society for Nutrition, ha fatto da subito molto scalpore e in particolare arriva a concludere che alcune varianti genetiche predispongono, quando non alla dipendenza vera e propria, alla passione per alcuni alimenti.
Passioni alimentari innate
La ricerca dell’Universidad Autonoma de Madrid ha analizzato i genomi di più di 800 cittadini europei, ai quali è stato somministrato un questionario capace di raccogliere le diverse abitudini alimentari. Per analizzare il Dna di questi soggetti sono state scelte 38 aree specifiche precedentemente associate a caratteristiche psicologiche come l’ansia o la ricerca di novità. I ricercatori hanno trovato diverse associazioni significative: ad esempio un consumo di cioccolato più alto è più probabile in chi ha alcune forme particolari di un gene recettore dell’ossitocina, l”ormone della felicità’, mentre altri geni sembrano avere un ruolo nel consumo di vegetali e fibre, sale e cibi ricchi di grassi.
Interventi ad hoc
«La maggior parte delle persone non riesce a modificare le proprie abitudini in fatto di dieta – spiega Silvia Berciano, l’autrice principale -. Questo è il primo studio che descrive come i geni possono condizionare le preferenze alimentari in un gruppo di persone sane. Queste informazioni potrebbero aprire la strada a interventi personalizzati, oltre a far conoscere meglio i fattori che condizionano i comportamenti alimentari». Facile comprendere quanto queste nuove scoperte possano creare grandi speranze per il futuro, soprattutto per quelle persone che non riescono a liberarsi da comportamenti alimentari del tutto insani.