Agricoltura biologica e fitofarmaci: un binomio im-possibile?
Cosa hanno a che fare i fitofarmaci con l’agricoltura biologica? Apparentemente nulla. Eppure la risposta non è così scontata, stando agli ultimi orientamenti della ricerca. Di questo si parlerà in nella due giorni, che si svolgerà a Firenze il 26 e il 27 ottobre, dal titolo Piano di Azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN): il ruolo dei PSR e dell’Agricoltura biologica. Le buone pratiche agronomiche basate su un ridotto impiego di fitosanitari, la loro sostenibilità in agricoltura e le diverse alternative disponibili sono ormai al centro del dibattito politico europeo sullo sviluppo rurale con azioni dirette a ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità dovuti dall’uso di fitosanitari. Tale politiche poi dovranno essere declinate nei territori attraverso strumenti diversificati che risultano fondamentali per sostenere la diffusione e lo sviluppo dei metodi di produzione biologica, secondo gli obiettivi prioritari di sviluppo rurale dell’UE.
Cosa sono i fitofarmaci? Denominati anche prodotti fitosanitari o agrofarmaci, sono tutti quei prodotti, di sintesi o naturali, che vengono utilizzati per combattere le principali avversità delle piante quali malattie infettive, fisiopatie, parassiti e fitofagi animali, piante infestanti.
L’evento, organizzato dal CREA Politiche e Bioeconomia nell’ambito della Rete Rurale Nazionale, è in collaborazione con il Mipaaf e il MATTM.
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