Tumori e Hpv: a che punto siamo in Italia con vaccini e screening
A 4 anni di distanza dall’approvazione dello Europe’s Beating Cancer Plan della Commissione Europea, gli esperti hanno fatto il punto sullo stato dell’arte della Prevenzione dei tumori HPV-correlate in Italia. Il tema è stato al centro dell’evento Inventing for Life Health Summit, promosso da Msd, il 5 marzo scorso, all’indomani della Giornata mondiale di Sensibilizzazione sul Papillomavirus. Il virus è causa di neoplasie che oggi, grazie alla prevenzione primaria e secondaria, si ha la possibilità di debellare. Ne hanno parlato esponenti del mondo istituzionale, della comunità scientifica e delle Associazioni proponendo azioni concrete per raggiungere l’obiettivo europeo e globale di eliminazione dei tumori correlati al Papillomavirus.

HPV vaccination
HPV e tumori, obiettivo eradicazione
L’eliminazione del tumore alla cervice uterina è, oggi, un obiettivo di Sanità Pubblica mondiale raggiungibile con: il 90% di coperture vaccinali negli adolescenti; il 90% di adesione allo screening cervicale utilizzando i test di ultima generazione; il 90% di donne che accedono tempestivamente a diagnosi e cura. Per raggiungere questa obiettivi, il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 (PNPV) annovera ‘la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate’ come obiettivo strategico, al pari del mantenimento dello status polio-free e dell’eradicazione del morbillo e della rosolia. Al fine di superare le disparità regionali, il PNPV 2023-2025 raccomanda l’estensione dell’offerta attiva e gratuita alle ragazze almeno fino all’età di inizio dello screening del tumore per il cancro della cervice uterina (26 anni) e ai maschi almeno fino ai 18 anni di età compresi ed il mantenimento della gratuità nel tempo per le coorti beneficiarie. Purtroppo, i dati pubblicati recentemente dal Ministero della Salute riguardo le coperture vaccinali anti-HPV in Italia evidenziano quanto ci sia ancora molto da fare per raggiungere dei risultati ottimali e proteggere le future generazioni da tumori potenzialmente letali.
In occasione della giornata di Eliminazione del tumore della cervice uterina, lo scorso 19 novembre alla Camera dei Deputati è stato presentato un appello da parte della SItI e dell’AIOM per l’adozione di un Piano straordinario di eliminazione dei tumori da HPV in Italia per accelerare il raggiungimento dell’obiettivo, già contenuto nel Piano Oncologico Nazionale e nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale. La richiesta è contenuta anche nel Manifesto per l’Eliminazione dei cancri da HPV, realizzato da un gruppo di Associazioni con l’obiettivo di rendere l’Italia il primo paese europeo a sconfiggere il cancro della cervice uterina e gli altri tumori HPV-correlati.
Le dichiarazioni degli esperti
“L’HPV è causa di tumori potenzialmente letali, come il tumore della cervice, carcinomi che hanno un grande impatto sulla salute e la qualità di vita delle persone. Viviamo in un’epoca in cui fortunatamente possiamo far diventare questi tumori delle patologie rare grazie a due potenti strumenti di prevenzione: la vaccinazione e lo screening. Ricordo, infine, che i tassi di prevalenza più alti di HPV si registrano in giovane età in ambo i sessi, ma anche trai 44-54 anni nelle donne adulte, inoltre la persistenza dell’infezione aumenta con l’età ed è associata ad aumento del rischio di sviluppare lesioni pretumorali di alto grado. Abbiamo quindi un compito importante nel consigliare la vaccinazione contro un virus che non ha sesso né età”. Lo ha affermato Rosa De Vincenzo, Presidente Eletto SICPCV.
“L’European Beating Cancer Plan rappresenta un documento di avanguardia a livello globale, fissando per la prima volta target e azioni precise per raggiungere l’ambizioso obiettivo di eliminazione dei tumori da HPV, richiamato da ben tre delle dieci iniziative faro della Commissione Europea. Avere un’Europa e un’Italia “HPV-free” è una missione possibile ma è necessario puntare ed investire sulla prevenzione per raggiungere elevate coperture vaccinali e tassi adesione allo screening. Solo in questo modo potremo debellare tumori oggi prevenibili con ricadute positive sia in termini di vite salvate e migliore qualità di vita per i cittadini che di risparmio per il nostro Servizio Sanitario nazionale”. Lo ha dichiarato Walter Ricciardi, Presidente della Mission Board for Cancer – Università Cattolica del Sacro Cuore.
“Recentemente il Ministero della Salute ha pubblicato i dati aggiornati al 2023 relativi alle coperture vaccinali anti-HPV nelle diverse regioni italiane. Il dato complessivo è in leggero miglioramento, ma le coperture sono ancora ben al di sotto della soglia ottimale del 95%: sulla coorte target dei 12enni registriamo il 45.39% sulle ragazze e il 39.35% sui ragazzi, dati che risultano più elevati per le coorti dei 15enni ma ancora inferiori al 70%. Anche sullo screening siamo indietro, soprattutto su quello organizzato dove la copertura è inferiore al 50% delle donne. Dobbiamo fare di più se vogliamo raggiungere gli obiettivi entro il 2030”. Lo ha affermato Giancarlo Icardi, Professore Ordinario Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Genova.
“Le azioni da intraprendere per raggiungere l’obiettivo di un’Italia ‘HPV-free’ sono numerose, a partire dall’implementazione di programmi di recupero della vaccinazione per donne e uomini in tutte le Regioni, sfruttando anche le occasioni di chiamata allo screening cervicale per verificare lo status vaccinale e offrire la vaccinazione a chi non l’avesse effettuata. Per le Regioni che individuano risorse aggiuntive sarebbe bene poter offrire la vaccinazione gratuitamente, peraltro molto richiesta, anche ai maschi nati prima del 2006. Come previsto dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale, nessun cittadino dovrebbe perdere il diritto ad aver accesso gratuitamente all’unica vaccinazione, insieme a quella dell’Epatite B, che protegge dal cancro. È necessario, inoltre, investire in campagne di sensibilizzazione innovative per convincere le persone che vaccinarsi per prevenire i tumori è un vero gesto d’amore”. Lo ha spiegato Roberta Siliquini, Professoressa ordinaria Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino.
“La Provincia Autonoma di Trento è stata la prima in Italia a lanciare un ambizioso piano di eliminazione dei tumori HPV-correlati, avviato a gennaio con un approccio diretto alla popolazione adulta sia maschile sia femminile. Infatti, siamo l’unica area d’Italia a offrire gratuitamente la vaccinazione anti-HPV a uomini fino ai 30 anni e donne fino ai 40 con l’obiettivo di coinvolgere tutta la popolazione in una campagna di immunizzazione senza precedenti. Attraverso una campagna di comunicazione “a tappeto” che coinvolge anche i testimonial sportivi ed iniziative speciali, puntiamo a ridurre l’incidenza dei tumori collegati al Papillomavirus”. Antonio Ferro, Direttore Generale APSS Trento.
“Proteggere i più giovani deve essere una priorità e una responsabilità di tutti: il vaccino può salvare vite e prevenire oltre il 90% dei tumori causati da virus, tra cui il cancro della cervice uterina, tumori anali, orofaringei e genitali. Il momento ideale per la somministrazione è la preadolescenza, prima dell’inizio dell’attività sessuale. Serve uno sforzo congiunto, un’alleanza tra tutti gli attori coinvolti per incrementare i dati di copertura vaccinale e proteggere le generazioni attuali e future da neoplasie che oggi abbiamo la possibilità di debellare”. Lo ha sottolineato Rino Agostiniani, Presidente SIP.
“Insieme alla SItI e alle associazioni di pazienti stiamo portando avanti l’ambiziosa proposta di un Piano straordinario di eliminazione dei tumori HPV-correlati. Come oncologi abbiamo la grande opportunità di rendere il cancro della cervice uterina un tumore raro grazie alla vaccinazione allo screening. Questo è solo il primo passo perché possiamo in questo modo avere un effetto analogo su tutti gli altri tumori HPV-correlati. Non possiamo più permetterci di trattare o dover operare donne a causa di un tumore alla cervice uterina e anche gli ultimi dati del Ministero della Salute ricordano l’urgenza di sensibilizzare anche la popolazione maschile sull’importanza della prevenzione”. Lo ha affermato Alessandra Fabi, Consiglio Direttivo Nazionale AIOM.
“Continuano a preoccupare i dati di copertura vaccinale anti-HPV, da poco resi pubblici dal Ministero della Salute e i dati sull’adesione allo screening cervicale, scarsa soprattutto in alcune Regioni. E’ quanto mai necessaria una svolta per ridurre l’incidenza e la mortalità dei tumori HPV correlati e raggiungere gli obiettivi previsti dall’OMS. Appare dunque urgente approvare un Piano straordinario nazionale per l’eliminazione dei tumori HPV correlati con azioni volte ad incrementare le coperture vaccinali HPV e l’adesione ai programmi di screening, riducendo le disuguaglianze territoriali nell’accesso alle attività di prevenzione primaria e secondaria. Occorrerà puntare sui medici di medicina generale, pediatri ,specialisti e farmacisti per l’erogazione delle vaccinazioni e per le attività di sensibilizzazione ai giovani e alle famiglie, organizzare open day e altre giornate dedicate alla prevenzione, coinvolgere le scuole in attività di informazione, promuovere l’ampliamento dell’accesso alle vaccinazioni anche attraverso il coinvolgimento strategico delle farmacie dei servizi”. Lo ha affermato Valeria Fava, Responsabile coordinamento politiche per la salute di Cittadinanzattiva.
“Come Società di Igiene e Sanità Pubblica, l’obiettivo di eliminazione dei tumori HPV-correlati è in cima alle nostre priorità e possiamo raggiungerlo grazie alla sinergia tra tutti gli attori in campo: dagli igienisti ai ginecologi e agli oncologi, dai medici di medicina generale ai pediatri e ai farmacisti, con il contributo fondamentale delle istituzioni e della società civile. Due armi straordinarie come la vaccinazione e lo screening ci offrono oggi la possibilità di debellare alcune tipologie di tumore, a partire da quello della cervice uterina. Fondamentale quindi un piano straordinario di eliminazione che sia diretto ad adolescenti e adulti di entrambi i sessi. Ricordiamo infatti quanto l’HPV abbia un impatto significativo anche sul maschio, provocando tumori del pene, dell’anno e del tratto testa-collo”. Lo ha affermato Enrico Di Rosa, Presidente SitI.
“Il pediatra di libera scelta ha un ruolo cruciale nel favorire un accesso consapevole alla vaccinazione per l’HPV e agire per incrementare le coperture in età adolescenziale, grazie anche al rapporto di fiducia che si instaura con i genitori. Vedendo il bambino fino all’esordio dell’età adolescenziale, il pediatra è in grado di fare un ultimo gesto d’amore consigliando una vaccinazione che lo proteggerà dalla possibilità di sviluppare in cancro in futuro”. Lo ha affermato Antonio D’Avino, Presidente FIMP.
“Sempre di più il Medico di Medicina generale è il punto di riferimento sui temi della salute per tutta la popolazione italiana. Abbiamo un ruolo fondamentale per tutto ciò che riguarda la prevenzione: dai corretti stili di vita, agli screening fino alle vaccinazioni anti-HPV perché abbiamo l’opportunità di consigliare questa importante vaccinazione, che protegge da tumori sia maschili sia femminili, già dalla prima visita nel passaggio dal pediatra al Medico di medicina Generale”. Lo ha affermato Tommasa Maio, Responsabile nazionale Fimmg Area Vaccini.
“L’esperienza Covid ha dimostrato come i farmacisti possano contribuire concretamente al successo di una campagna vaccinale ed essere pienamente parte della rete di prevenzione sul territorio, come definito anche dall’ultimo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale. Le sperimentazioni in atto in diverse regioni, che ampliano il coinvolgimento dei farmacisti nella somministrazione dei vaccini, come nel caso dell’HPV nella regione Marche, sono un’ulteriore conferma di come la prossimità dei farmacisti possa concorrere al raggiungimento di fondamentali obiettivi di salute pubblica quali l’incremento delle coperture vaccinali e, per il papillomavirus, l’eliminazione dei tumori correlati. In questa importante giornata, l’auspicio è che altre Regioni seguano l’esempio e che presto possa essere data la possibilità a tutti i farmacisti d’Italia di somministrare anche gli altri vaccini, oltre a quelli contro l’influenza e il Covid, garantendo un servizio vaccinale più capillare, efficiente e in condizioni di piena sicurezza per i cittadini”. Lo ha affermato Andrea Mandelli, Presidente FOFI.
“Il rapporto diretto e costante con i nostri pazienti riguarda anche la corretta informazione in ambito sanitario. Questo ruolo è ancora più importante quando si parla di vaccinazione, un campo dove sono troppe le fake news online e dove è fondamentale trasferire nozioni corrette e verificate. Ogni giorno ascoltiamo e sfatiamo i tanti falsi miti sull’HPV per fare in modo che tutti possano essere protetti da forme di tumore potenzialmente letali. Inoltre, ricordiamoci che per gli uomini siamo spesso l’unico punto di riferimento in ambito di salute e prevenzione, volgiamo e dobbiamo fare la nostra parte nell’aumentare anche le coperture vaccinali maschili in modo da proteggere contro i tumori del pene, dell’ano e dell’area testa-collo”. Lo ha affermato Alessandro Rossi, Presidente SIMG.